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Attualità | 05 settembre 2019, 15:07

La Morra, nuova giornata di sciopero alla Prestel Avio

La Fiom Cgil lamenta un "nulla di fatto" nel confronto di ieri con l’azienda. Dopo il fermo dello scorso 30 agosto, altre 8 ore di astensione dal lavoro proclamate per domani, venerdì 6 settembre

La Morra, nuova giornata di sciopero alla Prestel Avio

"Senza garanzie e pagamento degli stipendi si va avanti verso il blocco totale della produzione". E’ il duro proposito annunciato dalla segreteria provinciale della Fiom Cgil e dalle rappresentanze sindacali unitarie della Prestel Avio di La Morra, dove, dopo una prima giornata di astensione dal lavoro, tenuta lo scorso 30 agosto (leggi qui), i sindacati hanno indetto altre 8 ore di sciopero per domani, venerdì 6 settembre.

La decisione, approvata dall’assemblea che riunisce i circa 40 dipendenti di Prestel Avio, è arrivata all’indomani dell’ultimo incontro – ieri, mercoledì 4 settembre – tenuto da direzione aziendale e sindacati. Un confronto, lamentano questi ultimi, che si sarebbe concluso con un "nulla di fatto", non offrendo le risposte attese dai lavoratori rispetto al periodo di difficoltà attraversato dall’azienda di località Batasiolo, realtà industriale dalla storia ultrasessantennale, da oltre trent’anni leader italiano nell’industrializzazione, ingegneria, realizzazione e test di cablaggi elettrici e avionici per aeromobil, sia in ambito civile che militare.

"La direzionespiega Domenico Calabrese, della segreteria provinciale Fiom Cgilci ha spiegato che verso la metà della prossima settimana dovrebbe riuscire a dare un segnale dal punto di vista del pagamento degli stipendi, in ritardo di oltre due mesi. Ma non è in grado di offrire garanzie in questo senso. Ugualmente non abbiamo certezze né sulla fattibilità, né sui tempi delle eventuali operazioni di partnership che potrebbero discendere dall’interessamento alle sue produzioni arrivato da un gruppo esterno, col quale la proprietà avrebbe in corso un dialogo. Infine non è confermata, ma c’è solo l’impegno dell’azienda a una verifica più puntuale, la possibilità da parte di quest’ultima ad attivare ammortizzatori sociali necessari per la gestione di questa profonda crisi, così come da noi più volte richiesto".

Ezio Massucco

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