Quattordici miliardi di euro, con una crescita del 10,4%. E’ il fatturato col quale Ferrero International S.A., società capogruppo della multinazionale dolciaria con base ad Alba, ha approvato il bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 31 agosto scorso.
Il Gruppo, di cui Giovanni Ferrero è presidente esecutivo e Lapo Civiletti ceo, ha così migliorato in modo sensibile il risultato dichiarato dodici mesi prima, quando la galassia dell’industria fondata da Michele Ferrero (ne fanno parte 109 società consolidate e 32 stabilimenti produttivi) aveva approvato i propri conti dichiarando vendite per 12,7 miliardi, allora in crescita del 3,4% (leggi qui).
A renderlo noto la stessa multinazionale, presente coi propri prodotti in 170 Paesi e secondo la quale "l’anno fiscale 2021/2022 è stato caratterizzato da un contesto economico e geopolitico complesso".
"Il Gruppo – si fa presente – è riuscito a crescere nonostante queste sfide grazie alla resilienza delle sue persone, dei suoi marchi e del suo modello di business. Marchi iconici come Nutella, Ferrero Rocher, Kinder Bueno e Kinder Joy hanno registrato una crescita del fatturato, trainata da Stati Uniti e Italia (https://www.lavocedialba.it/2022/12/21/leggi-notizia/argomenti/economia-10/articolo/ferrero-italia-bilancio-2022.htmla dicembre Ferrero Commerciale Italia ha approvato i conti dell’ultimo l’esercizio con un fatturato di 1,6 miliardi, +6,6%, e utili per 160 milioni, +57%, ndr) e accompagnata dal consolidamento delle quote di mercato nella maggior parte dei Paesi".
LE ACQUISIZIONI
A fine giugno 2022 il Gruppo Ferrero aveva finalizzato l'acquisizione di Fulfill Nutrition, azienda di barrette vitaminiche e proteiche di alta qualità. "Questa operazione – rileva il gruppo – permette a Ferrero di espandersi nell’importante segmento di mercato 'better-for-you', incontrando le esigenze e le tendenze in evoluzione dei consumatori. Fulfill Nutrition vende direttamente nel Regno Unito, oltre a distribuire in Irlanda e in altri mercati europei e dell'Asia Pacifico".
Non rientrano invece nell’esercizio chiuso al 31 agosto le due ultime acquisizioni comunicate dall’industria della Nutella: quelle riguardanti i gelati Usa Wells (leggi qui), comunicata nel dicembre scorso, e l’acquisto della dell’azienda campana specializzata in prodotti "frozen bakery" per la prima colazione Fresystem (qui).
Precedenti invece quelle della britannica Burton’s Biscuit Company (2021), degli snack healthy a base di cereali Eat Natural (2020), dei biscotti inglesi Fox’s (2020), dei biscotti danesi Kelsen (2019), dei gelati del gruppo spagnolo Ice Cream Factory Comaker (2019), del settore dolci Usa di Kellogg’s (2018), delle caramelle Usa Ferrera Candy (2017), sempre negli Stati Uniti dell’azienda di cioccolato Fannie May (2017), dell’azienda belga Delacre (2016), i dolci della britannica Thorntons (2015).
INVESTIMENTI IN LIEVE CRESCITA
Per sostenere l'innovazione, Ferrero ha continuato a incrementare gli investimenti nei suoi marchi iconici, rafforzando contestualmente le attività interne di ricerca e sviluppo. Il gruppo ha inoltre ampliato la propria capacità produttiva per soddisfare la crescente domanda di prodotti Ferrero da parte dei consumatori, con investimenti totali per 830 milioni di euro (erano stati 839 nell’esercizio precedente), la parte più significativa focalizzata su immobili, impianti e macchinari (733 milioni), principalmente in Italia, Stati Uniti, Germania e Polonia.
"Questi investimenti – si fa presente – sono rappresentativi dell’approccio Ferrero volto al miglioramento continuo della qualità, della freschezza, della sicurezza alimentare, della competitività e, elemento chiave per Ferrero, dell’impatto ambientale delle proprie produzioni".
A FINE AGOSTO SUPERATA QUOTA 40MILA DIPENDENTI
L’organico medio del Gruppo nel 2021/2022 è stato di 36.756 unità, in aumento di oltre 2mila dipendenti rispetto ai 34.374 dipendenti nel 2020/2021. L’organico puntuale al 31 agosto 2022 ammontava a 41.441 dipendenti, in aumento rispetto ai 38.767 al 31 agosto 2021.