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Attualità | 10 maggio 2024, 16:19

A Saluzzo l'assemblea annuale dell'ANCE. Gazzano: "Anche in Granda serve pensare alla 'smart city'"

L'appuntamento ieri (giovedì 9 maggio) assieme a un incontro pubblico con focus sull'edilizia del futuro. Il presidente della sezione cuneese invita: "Costruiamo fabbricati belli, funzionali e sostenibili"

Il presidente Ance Cuneo Gabriele Gazzano

Il presidente Ance Cuneo Gabriele Gazzano

Partecipatissima, si è tenuta ieri giovedì 9 maggio a Saluzzo, presso l’Agriturismo Gallina Bianca” l’Assemblea Annuale di ANCE Cuneo, Associazione nazionale costruttori.

Alla sessione riservata alle aziende associate è seguito il momento di incontro pubblico sul tema “Ri.generazioni Intelligenti” – Come l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione trasformeranno le nostre città nel segno della sostenibilità energetica” con interessanti focus, moderati dal giornalista Giorgio Santilli di Diario dei Nuovi Appalti, sulla panoramica del costruire dei prossimi anni che guarda al rispetto dell'ambiente e al consumo del suolo,nel quadro di evoluzioni sociali e tecnologiche con cui l'edilizia deve fare i conti.

Ad aprire i lavori, i saluti del presidente della Provincia Luca Robaldo e del sindaco Mauro Calderoni che ha sottolineato l’importanza di costruire relazioni di scambio e occasioni di dibattito per conoscere modalità operative e di gestione nei nostri territori.

Auspicio di dialogo con la politica ripreso dal presidente Ance Cuneo Gabriele Gazzano, nel suo articolato intervento mosso dai concetti di "RiGenerazione e "generazione" legate al settore. 

Negli ultimi tre anni l'edilizia ha vissuto un cambiamento radicale con una forte crescita e trasformazione grazie ad una tecnologia più evoluta e rivolta digitale, ha affermato in premessa il presidente. 

Nel biennio 2021 – 2022 la crescita si è attestata intorno al 12%, sopra la media europea. Nel 2023, invece, il Pil italiano ha perso inerzia, nonostante il nostro settore abbia chiuso in positivo, dimostrando l’importanza del comparto per il panorama generale e soprattutto recuperando l’80% del divario generato dalla crisi infinita (2008 – 2020).

"Diversa è la condizione all’orizzonte per il 2024, dove si prevede una contrazione del settore, eccezion fatta per le opere pubbliche, che invece vivono una forte crescita negli investimenti dovuta alle scadenze non rimandabili del Pnrr". 

A sintesi del triennio post-Covid si può parlare di una rigenerazione delle imprese: il settore si è dotato di un polo nazionale dell’innovazione digitale, rivolto a dare supporto agli associati nella transizione.

"Questa non è una possibilità - ha sottolineato - ma un obbligo per tutti gli imprenditori. Le imprese Ance sono qualificate e non devono temere la selezione".

Le aziende sono in grado di lavorare bene e costruire con dignità solo attraverso investimenti in risorse umane, sicurezza, formazione, attrezzature, automezzi, seguendo modelli che guardino all’industria per migliorare il controllo di gestione dei tempi e dei costi di produzione e che garantiscano un giusto margine per gli imprenditori.

Non abbiamo mai superato totalmente lo stereotipo di cementificatori interessati solo al profitto; premesso che non possiamo essere enti benefici, è comunque necessario investire restituendo bellezza e ricchezza almeno per quanto ci è possibile".

All’edilizia il compito di rilanciare il Paese e creare le condizioni per una crescita costante e duratura, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità sociale e ambientale - ha evidenziato il presidente  Gazzano- che ha poi portato la riflessione Pnrr e Superbonus, sulle opportunità e debolezze dei pacchetti di investimenti.

Per quanto riguarda la direttiva Epbd del Parlamento europeo che introduce il concetto di qualità e certificazione energetica dell’edificio servirà maggiore flessibilità nazionale per raggiungere i livelli minimi entro il 2030, la sua valutazione - prima soglia per ottenere un taglio dei consumi del 16%, a crescere nel 2035 dal 20 al 22%. Lo sbarramento al momento è fissato per il 2050, quando il parco edilizio dovrà raggiungere le zero emissioni.

Le nuove costruzioni dovranno essere ZEB – Zero Energy Building –mentre gli edifici pubblici saranno “Solar Ready”, quindi predisposti per ospitare impianti fotovoltaici o solari termici.

Positiva è la volontà di predisporre un “passaporto digitale di ristrutturazione” per tracciare gli interventi di ristrutturazione energetica dell’immobile, creando una banca dati nazionale. 

Rigenerazione dell'edilizia urbana, uno dei punti centrali della relazione: le città riflettono forti cambiamenti e rinnovate esigenze sociali con sfide come la transizione verde e popolazioni che hanno smesso di crescere. 

"Il patrimonio edilizio esistente richiede che vengano tutelate le sue particolarità artistiche che lo rendono unico.

L’impresa, l’architetto, l’ingegnere, nell’esame dei dati di ingresso del progetto, dovranno considerare nuovi elementi come il costo delle emissioni di carbonio, la gestione del rifiuto, le energie rinnovabili, le risorse idriche, rivolto a limitare ogni tipologia di spreco. Anche questa è un’altra forma di rigenerazione". 

Occorre costruire in modo diverso con strumenti nuovi e dare forza e centralità ad elementi che in precedenza si ignoravano. 

Anche nella provincia di Cuneo, dove le differenze tra le realtà antropiche sono più marcate, dobbiamo avvicinarci al pensiero di “smart city”: non si tratta solo di città digitale e interconnessa, pensiero riservato alla metropoli, ma di un modello applicabile in modo sartoriale alla frazione montana, alla cascina di pianura oppure al centro urbano, dove le nuove relazioni sociali e professionali possono essere assimilate e progettate".

L'attenzione alla bellezza: "Dobbiamo costruire fabbricati belli, funzionali e sostenibili. Ospedali, ponti, scuole, strade, condomini, gallerie, parchi e piazze lasciano un segno estetico sul territorio in cantieri anch’essi modello di sicurezza, tecnologia e inclusione sociale.

I cantieri sono fabbriche uniche, dove applichiamo con professionalità le regole a partire dal contratto collettivo edile che garantisce previdenza, tutela sanitaria e welfare adeguati".

Il presidente Gazzano ha poi proseguito su un altro tema fondamentale del lavoro in edilizia: i bisogni di manodopera. In questa direzione ha comunicato le iniziative Ance volte a inserire nel lavoro rifugiati e detenuti e anche organizzando corsi di formazione nel paese d’origine dei futuri potenziali lavoratori.

"Dobbiamo riavvicinare all’edilizia anche i giovani italiani; questo è un mestiere che richiede impegno, sotto il profilo dell’orario e spesso anche della fatica fisica, ma che assicura soddisfazione professionale, responsabilità e remunerazione.

Il presidente ha toccato i tema degli incidenti sul lavoro in un settore ad alto rischio come l'edilizia, quello della burocrazia che deve essere più snella e dell'importanza della responsabilità sociale e ambientale, anche nel settore delle costruzioni.

La conclusione con una riflessione, sulla scarsità del tempo per il dibatto e confronto intelligente. L’assemblea deve mantenere questo spirito.  Nei ringraziamenti di Gazzano alla squadra Ance e Confindustria Cuneo, un “grazie” saluzzese a chi ha ospitato assemblea e convegno "in uno splendido luogo, che è anch’esso un esempio di rigenerazione. La società Costrade della famiglia Lovera, infatti, qui aveva la prima cava e ha saputo trovare una nuova destinazione a questo spazio, rifunzionalizzandolo in maniera intelligente. Certe tracce ne rappresentano e testimoniano ancora l’identità originale".

Nel convegno tema Ri.generazioni Intelligenti” sono intervenuti  Lorenzo Bellicini, Direttore Tecnico del CRESME Ricerche con il dossier "Il valore dell'abitare"; Michele Bonino professore ordinario e Direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e Pietro Putetto CEO Planet Smart City Advisory.

Le conclusioni sono state dei rappresentanti nazionali dell’associazione, Massimo Angelo Deldossi, Vicepresidente ANCE con delega alla tecnologia ed innovazione, Paola Malabaila, Vicepresidente FIEC, Presidente del Consiglio delle Regioni e Presidente di ANCE Piemonte e Valle d’Aosta e Elena Lovera, Presidente Formedil e Ente Scuola Edile di Cuneo.

 

 

 

 

Vilma Brignone

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