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Attualità | 22 dicembre 2022, 18:56

Alba, sulla gestione della nevicata il sindaco fa mea culpa e cerca soluzioni: "In quelle ore 62mila veicoli in coda sulle nostre strade"

In Consiglio il dibattito su cosa non ha funzionato con la precipitazione di giovedì 15 dicembre. Il primo cittadino: "Problema generale, ma mi assumo le mie responsabilità". Confronto in corso con Provincia e Anas per trovare soluzioni al nodo tangenziale"

La nevicata del 15 dicembre ha paralizzato Alba, e non solo

La nevicata del 15 dicembre ha paralizzato Alba, e non solo

Prendersi le proprie responsabilità per qualcosa che non è andato come avrebbe dovuto è sempre un fatto apprezzabile, soprattutto quando a farlo è un sindaco. Durante l’ultimo Consiglio comunale dell’anno, svoltosi nella serata di ieri, 21 dicembre, il primo cittadino albese Carlo Bo ha risposto all’interpellanza urgente presentata dall’opposizione sulla gestione della nevicata del 15 dicembre scorso (a relazionarne il consigliere Alberto Gatto) iniziando il suo discorso con un “mea culpa”, visti i tanti disagi e il blocco generale del traffico in entrata e uscita dalla città. Ci sono stati problemi evidenti, chiari a tutti, ma la sua riflessione deve essere vista in un contesto generale dove qualcosa non ha funzionato a dovere.

«Mi assumo la responsabilità di come è stata gestita la situazione - ha esordito il primo cittadino -, anche se questa non ha messo in crisi soltanto il nostro territorio. Mi sono anche confrontato con altri sindaci che, come me, hanno avuto non pochi problemi. Credo che qualcosa in generale non abbia funzionato: avere code da Bra e Asti verso Alba ne è stata la conferma. In diverse province ci sono stati molti disagi e rallentamenti e, a fronte di questo, credo che tutti dobbiamo riflettere per affrontare meglio le prossime nevicate, che speriamo ci siano, per il bene dell’ambiente e del territorio in previsione della bella stagione.
Oltre a questo nel nostro Comune si è aggiunto il problema della tangenziale che, come sappiamo, già alcuni mesi fa, era stata luogo di un ribaltamento di un rimorchio di un trattore, che aveva anche lì causato disagi alla viabilità».

Ci si è mossi per trovare una soluzione: «Il dato di 62mila veicoli conteggiati nelle strade di Alba dalle ore 14 alle 20 durante la nevicata - prosegue Carlo Bo – la dice lunga sulle problematiche che hanno portato a creare un “tappo” ad Alba. Con tutti questi veicoli per le nostre strade ci sono state difficoltà anche per i mezzi spalaneve, che hanno poi lavorato nelle ore notturne, quando la situazione è migliorata, per la mattina seguente. Le scuole non sono state chiuse, e questo è la confema che si stava tornando alla normalità.

Nei giorni seguenti, su proposta del sindaco di Bra Gianni Fogliato, abbiamo organizzato un incontro, al quale ha partecipato l’assessore Massimo Reggio, con Anas, Prefettura, Provincia, sindaci e altri enti. Vi abbiamo discusso quali linee adottare per evitare questo tipo di criticità. Nei prossimi giorni, in base alle riflessioni fatte, cercheremo una soluzione adeguata.

In primis ad Alba in che cosa possiamo migliorare? Abbiamo ancora a disposizione fondi per l’emergenza neve che ammontavano prima della nevicata a 210mila euro, mi sono confrontato col comandante della Polizia Locale Antonio Di Ciancia, per capire come avere più vigili sul territorio quando ci sono questi eventi atmosferici, e stiamo valutando altre ipotesi sulle quali rifletteremo».


«Sappiamo anche noi dell’opposizione - è stata la controreplica di Alberto Gatto –, per esperienza quando eravamo in maggioranza, che è difficile affrontare queste simili criticità. A fronte di questo e della riflessione costruttiva del sindaco crediamo che in generale le previsioni meteo siano state sottovalutate e che le azioni preventive corrette siano venute a mancare, e mi riferisco all’assenza nel giorno precedente di mezzi spargisale e prodotto antigelo. La nevicata, con ghiaccio peraltro, era stata annunciata almeno due-tre giorni prima e sulle previsioni oramai è difficile che ci si sbagli. Bisognerebbe anche rivedere il piano neve, su cui lavorare in modo più preciso per avere maggiore reperibilità del personale comunale, e guardare anche alle zone collinari di Alba, dove era praticamente impossibile usufruire delle strade».

Livio Oggero

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