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Attualità | 18 dicembre 2025, 16:10

Cirio tra agnolotti e tajarin al pastificio Fratelli Bianco: visita all'eccellenza artigiana di Villar San Costanzo [FOTO]

Il presidente della Regione nel cuore della produzione dove tradizione e innovazione si incontrano. L'azienda guarda all'Europa: in programma diverse fiere internazionali e investimenti produttivi

Cirio tra agnolotti e tajarin al pastificio Fratelli Bianco: visita all'eccellenza artigiana di Villar San Costanzo [FOTO]

Agnolotti, plin, ravioli, tajarin, tagliatelle... la pasta fresca in tutte le sue forme e dimensioni  è la vera protagonista dell'ormai storico pastificio Fratelli Bianco S.r.l., che ha accolto ieri, mercoledì 17 dicembre, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, giunto in visita a Villar San Costanzo, dove ha sede l'azienda.

Il pastificio nasce nel 1990 per volontà dei fratelli Bianco, di cui porta il nome: dato il grande successo del ristorante “L’albero fiorito” di Frassino, gestito per due decenni dalla famiglia e celebre per il piatto tipico delle “ravioles” della Valle Varaita,  i fratelli decidono di avviare un laboratorio di preparazione delle “ravioles” in vaschetta, a cui dal 1998 si aggiunge la produzione di altre prelibatezze di pasta fresca.

Nell'aprile del 2018 l'azienda sposta la produzione nella nuova sede di Villar San Costanzo, per poter meglio far fronte alla crescente richiesta con il miglioramento delle tecnologie produttive e dei macchinari, mantenendo la qualità e i sapori tipici, che hanno portato il pastificio ad essere insignito del riconoscimento di “Eccellenza Artigiana” da parte della Regione Piemonte.

Ma i cambiamenti per il pastificio non finiscono qui: nel 2024 la famiglia Bianco decide di vendere l'azienda, che viene inglobata dal pastificio "Cucina delle Langhe" con sede a Dogliani dal 1984.

"Circa cinque anni fa, quando sono entrato a far parte del pastificio artigianale 'Cucina delle Langhe', particolarmente piccolo e in quel momento un pochino in difficoltà, abbiamo deciso di cercare altri pastifici con cui fare sinergia, soprattutto per quanto riguarda i volumi produttivi e l'espansione verso nuovi mercati. Quando abbiamo acquistato l'azienda della famiglia Bianco, da Dogliani ci siamo trasferiti a Villar San Costanzo, unendo le due realtà e dando inizio a un progetto di portata più ampia, che ha l'obiettivo di creare un vero e proprio polo della pasta artigianale piemontese", racconta Davide Bosio, presidente dell'azienda Bianco.

Un connubio fruttuoso, che nasce dalla comunione di valori condivisi, quali l'attenzione per la qualità e l'utilizzo di materie prime locali, che rafforzano il legame con il territorio e la tradizione piemontese, nonostante l'innovazione tecnologica, che porta la lavorazione a essere meccanizzata e modernizzata, ma mai lontana dalle proprie radici artigianali.

<figure class="image"></figure>Il presidente Alberto Cirio è stato guidato dai soci del pastificio nel cuore del reparto produttivo, dove ha potuto osservare in prima persona le varie fasi di creazione della celebre pasta fresca, gestite secondo le più stringenti normative, a partire dalle materie prime locali di qualità, quali la farina e la semola, ottenute da grano coltivato e macinato in Italia e stockate nei locali con una climatizzazione costante per mantenere inalterate la bontà e le proprietà delle stesse, garantendo la massima sicurezza alimentare.

Il processo prosegue con la formatura e la pastorizzazione dei prodotti, fasi fondamentali per stabilizzarli e garantire la massima sicurezza alimentare. Al termine di queste lavorazioni, i prodotti vengono trasferiti nella camera bianca, dove avvengono l’abbattimento e il confezionamento. Questo ambiente dedicato assicura una temperatura inalterata e un sistema di aria continuamente filtrata, consentendo di sigillare le vaschette con la pasta fresca secondo i più elevati standard qualitativi e di garantire al prodotto confezionato una vita media prolungata.

<figure class="image"></figure>Si procede quindi con l’etichettatura e l’inscatolamento attraverso un processo totalmente automatizzato, introdotto nell’agosto di quest’anno. A questo punto la pasta è pronta per la distribuzione, destinata ai migliori banchi dei supermercati e ai negozi specializzati.

"Un punto di forza dell'azienda è l'attenzione continua all'innovazione e alla qualità, mantenendo però sempre le tradizioni.  Quindi utilizziamo nella nostra produzione eccellenze locali, come ad esempio la robiola di Roccaverano, il brasato di Dogliani, la carne piemontese per farcire i plin e gli agnolotti", commenta Alberto Marchisio, socio amministrazione Fratelli Bianco S.r.l.

Così nasce l'interesse della Regione Piemonte verso questa realtà giovane, anche a livello imprenditoriale, con una visione ampia ma con un radicamento territoriale molto forte.

"Avere i piedi ben piantati nella terra da cui provieni è un presupposto fondamentale, soprattutto se vuoi fare qualità e tradizione. Questo può essere un marchio che dà identità alla nostra tradizione gastronomica piemontese, fuori dalla Regione ma anche fuori dall'Italia. Quindi noi, come Regione, siamo sempre fortemente interessati a sostenere iniziative come questa, che davvero creano quella grande ossatura che fa sì che i prodotti del nostro Piemonte siano poi gli ambasciatori della nostra terra", afferma Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. "Ora la cucina italiana è anche patrimonio UNESCO, la prima al mondo ad essere inserita nella sua interezza in questa prestigiosa lista, grazie al lavoro svolto dal nostro governo e dal ministro Lollobrigida. È un riconoscimento che ci farà bene, anche a livello di tutela: il fatto che UNESCO protegge la cucina italiana fa sì che noi avremo uno strumento in più per dire che una dieta sana con la cucina mediterranea, con la pasta italiana, è una dieta che fa bene alla salute". 

In questo contesto, lo storico pastifico si approccia al mercato internazionale con l'obiettivo espansivo per il 2026 di aumentare il fatturato del 20-30% sui mercati esteri.

"Oggi vendiamo principalmente in Italia, ma abbiamo qualche cliente estero, principalmente in Europa (Svizzera, Lussemburgo, Germania, Francia, Svezia). Nel 2026 parteciperemo a diverse fiere internazionali tra Bologna, Milano, Parigi, tenendo sempre in considerazione la nostra area di competenza e geografica", afferma Lorenzo Rocca, amministratore delegato del pastificio Fratelli Bianco S.r.l. "La nostra forza non è fatta solo di tecnologie: è fatta di persone, ogni giorno vedo un team che lavora con serietà, che condivide obiettivi e ambiziosi e che crede davvero nella crescita comune. A loro va il mio riconoscimento più grande. Attualmente l'azienda conta 35 persone, in programma per l'anno nuovo ci sono già 4 assunzioni, quindi da artigiani faremo un passo verso l'industria".

Soddisfazione condivisa anche dalle istituzioni locali. «Ringrazio il Presidente della Regione per averci onorato con la sua visita – dichiara Stefano Ribero, sindaco di Villar San Costanzo –. Questa è una delle realtà imprenditoriali più importanti del nostro territorio e porta il nome di Villar in giro per il Piemonte, per l'Italia e anche a livello europeo».

Un orgoglio che si estende all'intera vallata, come sottolinea Francesco Cioffi, presidente dell'Unione Montana Valle Maira: «Per noi è motivo di grande soddisfazione avere questa azienda sul territorio. Villar San Costanzo fa parte della nostra Unione, formata da 13 comuni, e la presenza di una realtà simile rappresenta un valore aggiunto per tutti. L'azienda è cresciuta nel tempo, assumendo dipendenti e facendo girare l'economia locale: un contributo concreto allo sviluppo del territorio».

La visita del presidente Cirio suggella il riconoscimento di una realtà che ha saputo crescere e cambiare senza snaturarsi. Radici ben piantate nella terra piemontese e ambizioni che guardano oltre confine: al pastificio Fratelli Bianco, tradizione e futuro si impastano insieme, un agnolotto alla volta.

Daria Abashkina

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