L’attenzione del mondo dell’arte converge su Asti per l’evento della calata dal telaio dell’arazzo di Ezio Gribaudo, tratto da Diari di New York

Gli arazzi sono una delle più antiche forme di arte applicata, talmente preziose e di manifattura così laboriosa che oggi sono praticamente scomparsi. A presidiare l’eccellenza del made in Italy in questo settore di nicchia c’è Arazzeria Scassa di Asti, che in Europa si distingue per la sua produzione di arazzi di arte contemporanea su telai ad alto liccio del Seicento, realizzati con una tecnica esclusiva che permette una perfetta resa delle sfumature e della complessità dell’espressione contemporanea.

Colori morbidi, vibranti, sfumature fluenti e inedite, generate dall’unione di 5 fili diversi di preziose lane ritorte piemontesi e fili di metalli preziosi, secondo una tecnica esclusiva inventata da Scassa nel 1957, sono la cifra distintiva della produzione dell’Arazzeria astigiana, le cui creazioni sono oggi esposte in tutto il mondo, in musei e collezioni private.

Alle 18 di giovedì 16 maggio, ad Asti, nell’antica Certosa di Valmanera, la collezione Scassa si arricchirà di una nuova opera d’arte, a seguito della cerimonia della calata dal secentesco telaio di un arazzo (134x169 cm), tratto da un dipinto di Ezio Gribaudo appartenente alla serie “Diari di New York”.  

I riflettori del collezionismo e del mondo dell’arte si punteranno sull’antica Certosa di Valmanera, sede di Arazzeria Scassa, dove convergeranno alcune tra le più importanti figure del mondo dell’arte e della cultura.

Relatori della conferenza “Arazzi ad alto liccio oggi. Prospettive e sfide dell’arte contemporanea” saranno, infatti, Paola Gribaudo, presidente dell’Archivio Gribaudo di Torino e figlia dell’artista, la storica dell’arte Silvana Cincotti e Massimo Bilotta, amministratore delegato di Arazzeria Scassa. Modererà l’incontro il filosofo, curatore e critico d’arte Roberto Mastroianni.

Paola Gribaudo ricorda: «L’esperienza del viaggio newyorchese segnò molto la produzione di mio padre: rappresentò un momento di svolta. Lo rilevarono illustri critici, come Andreina Griseri e Luigi Carluccio, che, nel catalogo della mostra Ezio Gribaudo, tenutasi a Roma, nella Galleria Pogliani nel 1965, scrisse: “Ho sempre riconosciuto, nelle opere di Gribaudo, il riverbero di una curiosità naturale, pronta a captare gli elementi della cronaca, oltre che quelli della cultura. Il riverbero dei momenti in cui, per esempio, il metter piede per la prima volta a Manhattan, l’inserirsi nelle prospettive del Rockfeller center, costituiscono fatti emozionali assai più vivi di tante pur amate teorie estetiche, e di tanti programmi di azione pittorica”. Sono molto felice», prosegue la presidente dell’Archivio Gribaudo, «di partecipare a un evento legato agli arazzi, una forma d’arte che mio padre, Ezio Gribaudo, particolarmente apprezzava, e a un quadro ispirato a un periodo centrale nella sua produzione».  

Massimo Bilotta, amministratore delegato di Arazzeria Scassa, sottolinea: «La conferenza sarà occasione per scoprire la poetica di Ezio Gribaudo, uno tra i più acclamati artisti ed editori d’arte del Novecento, scomparso nel 2022 –– le cui opere sono conservate  in numerosi musei,  tra i quali il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il Museum of Imagination di Hudson (New York), la Peggy Guggenheim Collection e Ca’ Pesaro di Venezia, il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro – ma anche per far emergere il forte sodalizio tra l’artista e Ugo Scassa, fondatore dell’Arazzeria, che ha portato alla realizzazione di numerosi e bellissimi arazzi tratti dai lavori dell’artista torinese».

Ezio Gribaudo, torinese, classe 1929, come l’arazziere Ugo Scassa, ha segnato la storia dell’arte del Novecento sia come artista capace di spaziare tra grafica, pittura e scultura, esplorando media diversi, sia come editore d’arte collaborando con Chagall, de Chirico, Fontana, Peggy Guggenheim, Miró, Moore, sia come promotore di grandi eventi culturali, soprattutto nel settore espositivo, come la mostra della Peggy Guggenheim Collection alla Gam di Torino.

La conferenza sarà, infine, occasione per approfondire anche le opportunità che gli arazzi contemporanei rappresentano per gli artisti, le sfide tecniche della loro realizzazione e l’interesse del collezionismo per questa preziosa forma d’arte applicata, di cui l’astigiana Arazzeria Scassa rappresenta l’ultima e la più dinamica espressione a livello europeo.

La partecipazione alla conferenza sarà libera.