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| 18 febbraio 2024, 00:00

Luca Crosetto: “L'intelligenza artigiana a sostegno del made in Italy”

Confartigianato Imprese Cuneo: lavoro di squadra e formazione di qualità per aiutare le aziende ad anticipare il futuro

Luca Crosetto: “L'intelligenza artigiana a sostegno del made in Italy”

Luca Crosetto, 54 anni di Marene, è imprenditore nel settore della meccanizzazione agricola. Insieme al fratello Giacomo è titolare della Rimorchi Crosetto di Marene.

Da sempre impegnato nel Sistema Confartigianato a diversi livelli, ha ricoperto le cariche di presidente provinciale, regionale, e nazionale del Movimento Giovani Imprenditori. Dopo un quadriennio alla vicepresidenza provinciale (2013-2017), nel dicembre 2017 è stato eletto presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo.
Dal 2012 è Vicepresidente di SMEUnited (ex UEAPME), l’organismo di rappresentanza dell’artigianato e delle PMI a livello europeo, con delega alle Politiche d'Impresa.
Attualmente è anche presidente di ARPROMA (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole). È vicepresidente della Banca Cassa Risparmio di Savigliano e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Ente Manifestazioni” di Savigliano, e vicepresidente della Camera di commercio di Cuneo.

 

La scorsa settimana, sabato 10 febbraio, 7000 imprenditori e dirigenti di Confartigianato soo stati ricevuti in udienza da Papa Francesco. Lei era presente insieme a una folta delegazione da Cuneo con oltre 130 partecipanti. Che emozioni ha provato?

È stato un momento molto emozionante, che abbiamo atteso a lungo perchè rimandato di oltre due anni a causa del Covid, per celebrare i 75 anni di Confartigianato. Vedere oltre 7mila persone con il gagliardetto azzurro in udienza dal Santo Padre mi ha davvero colpito. Significa che la nostra Confederazione ha un peso importante. Personalmente poi ho avuto il piacere di vedere da vicino Papa Francesco con tutti i membri di Giunta. Gli ho mandato il saluto dal Piemonte, sottolineando che vengo da Cuneo. E lui simpaticamente mi ha risposto che arriva da Asti. Ma, in particolare, mi sono rimaste impresse le sue parole sull'attaccamento al territorio, sul valore artigiano e sul preservare la tradizione nel rispetto di modernità e futuro”.

L’uso delle tecnologie ha accresciuto le possibilità del settore, ma è importante che non finiscano per sostituire la fantasia dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. Le macchine replicano, anche con una rapidità eccezionale, mentre le persone inventano! Le vostre attività valorizzano l’ingegno e la creatività umana”. Questo uno stralcio del discorso del Santo Padre.

Papa Francesco ha una visione molto moderna. L'artigiano inventa attraverso la manualità. Come ha detto bene il Santo Padre, l'artigiano 'mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme l’abilità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente'. Invece l'intelligenza artificiale non inventa nulla, ma prende dallo scibile umano. È uno strumento che dobbiamo imparare a governare senza esserne succubi”.

In un’era dominata dall’intelligenza artificiale, Confartigianato Imprese sceglie di celebrare l’intelligenza artigiana. Perchè questa scelta? È una provocazione?

Non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire.
L’intelligenza artigiana è l’antidoto alla standardizzazione: è la capacità di toccare con mano la materia e trasformarla in un oggetto che ha un’anima, una storia, un’identità. L’intelligenza artificiale può analizzare dati e produrre risultati con una velocità impensabile, ma è l’intelligenza artigiana che immette nei prodotti e nei servizi quei valori di autenticità e di eccellenza che sono il cuore del made in Italy.
La missione di Confartigianato è quella di promuovere e sostenere quest’intelligenza che possa costruire il futuro del made in Italy attraverso
un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e a dimensione umana”.

Cosa si intende per valore artigiano?

Siamo abituati a misurare tutto con numeri e statistiche.
Quello che non sempre si può rappresentare con cifre è la ricchezza prodotta su un territorio.
È l’occupazione generata, che come un volano virtuoso, si dirama a macchia d’olio e contribuisce al miglioramento del benessere di una collettività.
In questo contesto, è l’azione di formazione, nata, non a caso, dall’apprendistato nelle aziende artigiane (un tempo botteghe, ora moderne imprese) quale 'porta d’ingresso' ottimale nel mondo del lavoro.
È l’insieme di legami, rapporti e relazioni (non solo formali, commerciali ed economici, ma anche interpersonali e, perché no, amicali) che nascono e prosperano nel tempo.
È il riguardo per le tradizioni – perché solo conoscendo e apprezzando il passato si può affrontare con consapevolezza il futuro. Ma, dall’altro lato, è anche la “spinta” data al progresso dall’innovazione – di prodotto, di processo, di organizzazione – insita nel lavoro delle aziende artigiane.
È il rispetto dei prodotti della terra e la promozione delle eccellenze locali – spesso facendo “rete” e sviluppando sinergie e collaborazioni.
È l’aggregazione che crea comunità, che nasce dalla famiglia e si estende nelle varie sfaccettature della nostra società.
È per questo 'patrimonio' – da noi definito 'Valore Artigiano' – che riteniamo l’artigianato fattore abilitante per rilanciare l’economia e accompagnarci verso le sfide del futuro”.

Lei ha fondato nel lontano 1993 il Movimento Giovani Imprenditori provinciale. Come è cambiato il mondo da allora e qual è oggi il ruolo di Confartigianato?

Io sono stato il primo presidente del Movimento. Abbiamo fatto un gran lavoro insieme a tanti amici che oggi fano parte del gruppo. Per tutti noi è stata una sorta di 'palestra' per diventare dirigenti e imprenditori.
Ho donato gran parte del tempo che ho avuto negli ultimi 30 anni a Confartigianato, ma è stato un dare per avere. Infatti ho ricevuto molto anche dal punto di vista imprenditoriale, grazie alla formazione e al percorso nel sistema Confartigianato.
Da presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo ho poi spinto sul concetto di innovazione nella continuità, proseguendo l’ottimo lavoro dei passati presidenti che hanno portato l’associazione ad essere seconda in Italia per numero di aderenti (oltre 9.600 associati), circa 180 dipendenti operativi in 19 uffici sul territorio.
Tornando agli albori, a inizio anni '90, quelli come me, si avvicinavano perchè volevano essere attenti a come il mondo intorno a te stava cambiando. Oggi basta avere uno smartphone per essere aggiornati. È cambiato il mondo, ma la formazione certa, sicura e comprovata messa a diposizione da Confartigianato non la trovi online. Il confronto a 360 gradi, e non troppo di parte, ti permette di maneggiare informazioni che qualcuno ha verificato che sono vere. Una formazione di qualità che poi si riverbera sulle nostre attività, che siano sindacali o di servizi, ma che permettono alle nostre aziende di anticipare il futuro e i cambiamenti dei prossimi anni”.

Quando si pensa al futuro bisogna pensare di coinvolgere i giovani imprenditori. Cosa non facile, immagino.

L'età media dei dirigenti si sta alzando ed è difficile coinvolgere ragazzi giovani che hanno di meglio da fare che partecipare a delle riunioni. Eppure partecipare è importante. A maggior ragione in questo momento in cui si mette in discussione il ruolo dei corpi intermedi'. Confartigianato è un interlocutore autorevole tra mondo, impresa e istituzioni, sempre più proiettato ad occuparsi delle persone che operano nelle aziende, dei territori, e delle comunità.
Per attirare nuove leve è fondamentale valorizzare il percorso dei Movimenti, sia donne che giovani. Ma bisogna trovare argomenti interessanti. Organizzare momenti in cui li riunisci, e non parlare di aria fritta, ma di argomenti che creino e diano segni di cambiamento in azienda, tematiche vicine al loro quotidiano.
Lo abbiamo fatto nel 2023 ospitando a Cuneo una tappa dell'Assemblea Nazionale del Movimento Giovani.
ESG (Environmental, Social and Governance - Ambientale, Sociale e Governance, ndr) e IA (intelligenza artificiale ndr) sono ad esempio due tematiche su cui puntare oggi. Esattamente come venti anni fa si parlava di tematiche futuristiche come il controllo di qualità o il controllo di gestione dei costi”.


Un altro valore che sta prendendo piede è quello della cultura d'impresa su cui Confartigianato ha puntato tanto negli ultimi anni.

Questo concetto ci ha fatto svoltare.
Nel 2019 è nato, grazie al lavoro di squadra, il progetto 'Creatori di Eccellenza', supportato fin dalla nascita da Camera di Commercio e Fondazione CRC. Parliamo di promozione di imprese, prodotti e territorio attraverso iniziative culturali e progetti di turismo esperienziale. In questi 5 anni abbiamo coinvolto oltre 380 realtà tra imprese e ristoranti. La punta di diamante è sicuramente la guida (3000 copie in italiano e 300 in inglese) edita da Nino Aragno Editore, che racconta un vero e proprio 'viaggio' tra le eccellenze della provincia. Nel 2024 il progetto continua e racconteremo 'I Mestieri Artigiani della Granda'.
E poi 'Esperienze Artigiane sul Palco' per intrattenere il pubblico con le note di grandi musicisti e i passi sinuosi di famosi ballerini, fornendo inoltre l’opportunità di visitare direttamente le imprese ospitanti e di apprezzarne l’impegno nel garantire la massima sicurezza nelle fasi lavorative.
Un progetto, quest'ultimo, nato per ribaltare il pregiudizio secondo cui gli incidenti sul lavoro avvengono sempre nelle piccole imprese. Da quell'idea nasce un modo diverso di raccontare l'azienda e lo sforzo che stiamo facendo anche negli investimenti in sicurezza, per far comprenderne direttamente le dinamiche produttive e apprezzarne quell’atmosfera di valori umani e di attenzione alle regole che da sempre contraddistingue l’artigianato del nostro territorio.
Un'idea mia, ma è stata la squadra affiatata e coesa di Confartigianato a farmi esprimere. Li ringrazio tutti, a partire dal direttore Joseph Meineri, i due vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia e i colleghi Dirigenti impegnati nelle attività dell’Associazione”.

Cristina Mazzariello

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