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Attualità | 13 luglio 2023, 18:48

La Tenuta Monsordo Bernardina della famiglia Ceretto unica cantina italiana nella top 50 della World’s Best Vineyards

La classifica, stilata da una giuria composta da oltre 500 intenditori, sommelier ed esperti di viaggi e turismo, ha come fattore principale l'accoglienza. Dopo la centesima piazza le altre langarole Gaja e Marchesi di Barolo

Il team dell'accoglienza alla Tenuta Monsordo Bernardina di Alba della Ceretto

Il team dell'accoglienza alla Tenuta Monsordo Bernardina di Alba della Ceretto

World’s Best Vineyards: nella classifica dedicata alla cantine più prestigiose a livello internazionale, alla posizione 29 compare la Tenuta Monsordo Bernardina di Alba della Ceretto, nota azienda vitivinicola, tra le prime a diffondere il Barolo nel mondo.
Così il celebre “acino” che caratterizza l’immagine della Tenuta è diventato ancora più visibile, una volta di più, con un bel balzo in avanti: nel 2022 era al 62° posto.
La classifica viene stilata da una giuria composta da oltre 500 intenditori, sommelier ed esperti di viaggi e turismo e raccoglie le cantine che i winelover devono vistare almeno una volta.

«Un premio che premia la parte dell’accoglienza - dichiara Roberta Ceretto -  della nostra cantina, gestita dai collaboratori, di cui quattro ragazze, che parlano diverse lingue e che si formano costantemente per migliorare il loro lavoro. Un progetto, quello dell’accoglienza, che portiamo avanti dal 2009 e che trova il suo “cuore pulsante”  nella struttura dell’ “acino”, luogo dove si fa sul vino, sulla storia della nostra famiglia, sul territorio e sulla la cultura enogastronomica delle Langhe. Il tutto in un contesto estetico curato dove l’accoglienza fa la differenza.

Fa molto piacere ricevere questo tipo di riconoscimenti perché valorizzano il “lato umano” del vino: le persone vengono messe al centro e imparano che nella degustazione si apprezza in modo autentico un territorio che viene comunicato nel modo giusto. Per noi accoglienza è trasmettere emozioni, creare esperienze per chi ci fa visita. Grazie ancora ai nostri collaboratori, due dei quali sono andati a ritirare il premio. Ci sembrava giusto mandare loro, veri protagonisti di questo riconoscimento».


Per la cronaca, a succedere alla toscana Marchesi Antinori, vincitrice nel 2022 (ogni vincitore l’anno successivo viene escluso dalla graduatoria perché inserito nella Hall of Fame), è la tenuta argentina “Catena Zapata”, fondata nella “italianissima” Mendoza dal marchigiano d’origine Nicola Catena a fine Ottocento, e punto di riferimento per il Sud America, e non solo. Al secondo posto la spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal e, al terzo, la cilena VIK. L’azienda delle Langhe è l’unica italiana nella top 50. Se restiamo nelle Langhe troviamo più staccate, dopo la 100ª posizione, Gaja e Marchesi di Barolo.

Livio Oggero

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