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Attualità | 18 dicembre 2025, 17:24

Un anno di ascolto e partecipazione: il Comitato Studenti Alba costruisce spazi di dialogo

Dalla fondazione nel novembre 2024 agli incontri pubblici su scuola, orientamento e salute mentale, il percorso di una nuova rappresentanza giovanile

L'incontro, svoltosi, lo scorso 8 novembre sulla

L'incontro, svoltosi, lo scorso 8 novembre sulla

È nato per colmare un vuoto e, nel giro di un anno, ha iniziato a trasformarlo in uno spazio condiviso. Il Comitato Studenti Alba, fondato ufficialmente nel novembre 2024, ha chiuso il suo primo anno di attività come un laboratorio civico in divenire, capace di mettere in relazione studenti, scuole, istituzioni e territorio.

Alla guida del Comitato, i giovani soci fondatori Beatrice Sala, Paolo Cittadino, Martina Fresia e Filippo Currado, con una struttura innovativa che ha previsto una doppia presidenza, affidata a Sala e Cittadino, pensata per garantire rappresentatività e continuità. Fin dall’inizio, l’obiettivo dichiarato non è stato quello di sostituirsi alle forme tradizionali di rappresentanza scolastica, ma di affiancarle, creando un canale stabile di confronto tra studenti e città.

“Volevamo dare voce agli studenti e rendere più fluido il dialogo con le istituzioni locali”, hanno spiegato i co-presidenti. “Il Comitato è nato per promuovere iniziative culturali, sociali e formative che riconoscano agli studenti un ruolo attivo all’interno della comunità”.

Dopo la presentazione ufficiale al sindaco Alberto Gatto il 19 dicembre 2024, il primo banco di prova è arrivato pochi giorni dopo. Il 21 dicembre, alla Sala Riolfo, si è svolto il primo evento pubblico, “Scuola e realtà”, che ha messo a confronto mondi spesso percepiti come distanti. A dialogare con gli studenti sono stati Pietro Carluzzo, Salvatore Curaba e Antonino Daidone, tre docenti con esperienze e percorsi differenti, mentre la moderazione è stata affidata ad Andrea Cassinelli e Carlotta Busca, del podcast School of Radio.

Il confronto, arricchito dai saluti dell’assessora alle Politiche giovanili Lucia Vignolo e del vicepresidente del Comitato Pendolari Edoardo Zerrillo, ha toccato temi centrali come la cooperazione in ambito scolastico, il rapporto scuola-famiglia e il valore delle esperienze educative che vanno oltre il programma didattico.

Il lavoro del Comitato è poi proseguito nel gennaio 2025, con l’avvio del ciclo di incontri nelle scuole. Il 22 gennaio i membri hanno incontrato il dirigente del Liceo Classico “Govone” e del Liceo Artistico “Pinot Gallizio”, Roberto Buongarzone, insieme alla professoressa Barbara Pereno, responsabile dei progetti. Un passaggio considerato fondativo per costruire relazioni dirette con gli istituti superiori albesi.

Tra le iniziative più partecipate dell’anno, l’8 marzo, alla Sala dello Sport di via Manzoni, si è tenuto l’incontro dedicato all’orientamento universitario, pensato dagli studenti per gli studenti. L’idea era semplice e al tempo stesso ambiziosa: superare i modelli tradizionali di orientamento per favorire un dialogo diretto con chi l’università la stava già vivendo. Ne è nato uno spazio di confronto concreto, capace di affrontare non solo la scelta dei corsi di laurea, ma anche la quotidianità dello studio, il tema del pendolarismo e l’impatto delle decisioni sul futuro personale.

“Durante gli orientamenti classici si ascoltano spesso solo voci istituzionali”, hanno spiegato i promotori. “Il confronto tra pari rende le informazioni più accessibili e più vere”.

Il momento forse più emblematico del primo anno di attività è arrivato sabato 8 novembre, quando il Comitato ha scelto di affrontare pubblicamente due temi delicati e spesso rimossi: salute mentale e dipendenze. Nella Sala dello Sport di via Manzoni, l’incontro ha riunito professionisti, famiglie e studenti, confermando la volontà del Comitato di non eludere le fragilità, ma di attraversarle con strumenti adeguati.

A intervenire sono stati Sabrina Borlengo, musicoterapeuta e figura storica di Di.A.Psi, Marco Marzolla, medico dirigente del Servizio Dipendenze Patologiche dell’ASL CN2, e Angelica Pizzillo, ambassador della rete nazionale Young4HelpChat. La moderazione è stata affidata ad Antonino Daidone, che ha guidato il confronto con equilibrio e attenzione.

“La partecipazione ha dimostrato quanto questi temi siano sentiti”, hanno commentato Paolo Cittadino e Beatrice Sala. “Quando abbiamo fondato il Comitato lo abbiamo fatto per creare spazi di dialogo serio e costruttivo, affrontando argomenti che incidono profondamente sulla vita dei ragazzi e sul benessere della città”.

Nel corso dell’anno, il Comitato ha lavorato anche alla costruzione di strumenti pratici per gli studenti, dallo scambio di materiali scolastici al supporto alle ripetizioni, mantenendo una linea chiara: apartiticità per statuto e attenzione ai temi della cittadinanza attiva, della sostenibilità e del benessere psicologico.

Un primo anno che non si è chiuso come un bilancio statico, ma come l’avvio di un percorso. “Vogliamo che il Comitato diventi un punto di riferimento stabile”, hanno ribadito i co-presidenti, “non solo come portavoce delle esigenze degli studenti, ma come luogo in cui le loro idee possano tradursi in progetti per tutta la comunità”.

d.v.

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