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Attualità | 03 ottobre 2022, 16:47

La Granda ostaggio dei pirati informatici: è la provincia più violata del Piemonte

Oltre 400 denunce in un anno nel Cuneese, settimo territorio italiano per numero di 'delitti informatici' in rapporto agli abitanti. Ma per gli altri reati abbiamo i dati migliori del Piemonte. Lo attesta l'indice di criminalità realizzato da "Il Sole 24 Ore"

La Granda ostaggio dei pirati informatici: è la provincia più violata del Piemonte

Cuneo è tra le province più sicure d'Italia. Lo attesta la classifica pubblicata questa mattina da Il Sole 24 Ore relativa all’indice di criminalità

Il più noto dei quotidiani economici stila dal 2016 questa lista sulle 106 province italiane che intende fotografare le denunce registrate relative al totale dei delitti commessi sul territorio nell’anno precedente. 

La nostra provincia si attesta al 93° posto con 13.908 denunce che corrispondono a 2.395 ogni 100mila abitanti. Valori tra i più bassi a livello nazionale, ma anche miglior dato a livello piemontese dove la maglia nera va a Torino, terza realtà nazionale per crimini denunciati, con 5.057 reati ogni 100mila abitanti.

Peggio di Torino sul podio del crimine solo Rimini (5.502 ogni 100.000 abitanti) e Milano (5.985 denunce ogni 100.000 abitanti) che è la città - come vuole la tradizione cinematografica ‘poliziottesca’ - meno sicura in Italia.  

COME VA IN PIEMONTE

Nella regione più sabauda d’Italia oltre a Torino non ne esce bene nemmeno la provincia di Asti (settima), Novara (dodicesima) e Alessandria (ventesima). 

Più indietro Biella (trentunesima), Vco (quarantaseiesima) e Vercelli (sessantaquattresima). 

REATO PER REATO: I NUMERI DELLA GRANDA

L’analisi de Il Sole 24 Ore va poi nello specifico dei vari reati. 

Per quanto riguarda la nostra provincia si sono consumati nell’anno precedente due omicidi volontari, 27 omicidi colposi, 16 omicidi stradali, quattro tentati omicidi, due omicidi da incidente sul lavoro. 

Da segnalare 37 denunce per violenze sessuali, cinque in danno a minori di 14 anni.

Le denunce per furto nell’ultimo anno sono state 4.166, 2.095 i danneggiamenti, 22 furti con strappo, 222 i furti con destrezza, sette i furti di ‘cinquantini' (tra i più bassi in Italia, meglio solo Gorizia), mentre 13 le moto rubate di cilindrata superiore, 105 le auto rubate, 239 i furti con auto in sosta.

Mentre sono stati 310 i furti in esercizi commerciali, 1.538 i furti in abitazione, 66 rapine e 17 rapine in abitazione, 24 rapine in pubblica via, 9 rapine in esercizi commerciali, 82 estorsioni, nessuna rapina in banca, così come nessun reato di usura. Una sola la denuncia per associazione per delinquere, nessuna denuncia per mafia, cinque quelle per riciclaggio di denaro. 

2.935 le truffe, 40 denunce per incendi, nessuna denuncia per contrabbando, 171 quelle legate al traffico di stupefacenti, 107 per spaccio, 10 denunce per pedopornografia e sfruttamento della prostituzione. 

Sono stati invece 11 i reati legati a contraffazione di marchi e prodotti industriali e un reato legato alla proprietà intellettuale. 407 le lesioni dolose, 113 le percosse, 504 denunce per minacce, mentre 2.732 reati rientranti nelle categorie di “altri delitti”. 

Da segnalare come nessuno di questi numeri fa attestare la nostra provincia a livelli di rilievo rispetto ad altre province.

CUNEO. LA PROVINCIA CHE FA GOLA AI PIRATI INFORMATICI

L’unico dato significativo è relativo ai cosiddetti delitti informatici. Sono ben 401 le denunce nell’ultimo anno che attestano la provincia di Cuneo al settimo posto a livello nazionale. È la provincia piemontese con più denunce pro capite in questo senso. 

Daniele Caponnetto

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