/ Politica

Politica | 22 novembre 2018, 07:45

Provincia, chi sarà il vice di Federico Borgna?

La scelta compete al presidente. Varie, al momento, le opzioni sul tappeto, ciascuna con diverse implicazioni, politiche e non solo. Le deleghe ai 12 consiglieri slitteranno probabilmente al nuovo anno

Il presidente della Provincia, Federico Borgna

Il presidente della Provincia, Federico Borgna

Chi sarà il vicepresidente della Provincia, colui che, in caso di assenza forzata del presidente Federico Borgna, ne assume le funzioni?

Nella prima seduta del nuovo Consiglio provinciale, Borgna ha preferito soprassedere non assegnando l’incarico, così come non sono state ancora attribuite le deleghe ai 12 consiglieri eletti.

Sul tappeto tre le opzioni: Flavio Manavella, vicepresidente uscente e segretario provinciale del Pd. Si vocifera di una sua possibile candidatura alle prossime regionali, aspetto questo che potrebbe far storcere il naso a chi vorrebbe che il nuovo assetto della Provincia mantenesse una connotazione più civica e meno partitica.

L’altra possibilità, che terrebbe in considerazione sia il consenso ricevuto che la rappresentanza di genere, riguarda Milva Rinaudo, consigliere provinciale uscente e attuale vicesindaco di Costigliole Saluzzo.

Un’ulteriore opzione potrebbe essere quella di una vicepresidenza assegnata alla componente di Forza Italia (per quanto “laica”), dopo l’accordo tra centrosinistra e gli azzurri che ha fatto storcere il naso al resto del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia.

In questo caso potrebbe trattarsi di Bruno Viale, sindaco di Roaschia, che voleva sfidare Borgna prima dell’intesa siglata in zona Cesarini, o del giovane consigliere di Monastero Vasco, Pietro Danna, il più votato in termini di consensi personali. Una decisione che, letta in termini politici, blinderebbe quello che Guido Crosetto di Fratelli d’Italia ha definito “Patto del Nazareno” in versione cuneese.

Ma si tratta di supposizioni, avanzate sulla scorta di semplici deduzioni.

In base allo Statuto della Provincia la scelta compete comunque al presidente.

Per quel che concerne invece le deleghe è verosimile che queste vengano assegnate dopo un periodo di rodaggio e di reciproca conoscenza tra i 12.

Considerato che manca un mese alla fine dell’anno, non è difficile ipotizzare che l’attribuzione slitterà al nuovo anno.

GpT

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di LaVoceDiAlba.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium