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Attualità | 11 dicembre 2025, 09:47

L’At-Cn al rush finale: dall’Osservatorio Tutela Paesaggio di Langhe e Roero una lettera aperta al presidente Cirio

L’associazione dubita che a regime l’autostrada registri i 26mila passaggi al giorno previsti dal progetto iniziale : "Il governatore renda pubblici i dati di traffico delle provinciali che una volta a regime l’autostrada dovrebbe alleggerire"

L’At-Cn al rush finale: dall’Osservatorio Tutela Paesaggio di Langhe e Roero una lettera aperta al presidente Cirio

Lo scorso 6 dicembre, nel giorno del suo 53° compleanno, con un video pubblicato sui propri social, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha annunciato che domenica 28 dicembre sarà sul tracciato dell’Asti-Cuneo insieme al viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi per annunciare ufficialmente e illustrare l’apertura al traffico dell’autostrada da martedì 30 dicembre. Al governatore scrive ora l’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, che da anni segue con attenzione la vicenda del completamento autostradale. Pubblichiamo a seguire la loro lettera aperta.

***

Egregio Presidente,

innanzitutto le facciamo anche noi, ancorché in ritardo, i migliori auguri di buon compleanno.

Le confessiamo tuttavia che ci ha un po’ infastidito il fatto che abbia usato questo suo momento di festa per lanciare ancora una volta uno spot pubblicitario sulla Asti-Cuneo, il flagello della provincia.

Riteniamo che forse sarebbe stato più appropriato tacere invece di definirlo il “regalo più bello”. O perlomeno chiedere scusa, anche a nome dei tanti altri amministratori acquiescenti, per il ritardo accumulato rispetto alle dichiarazioni di Salvini che aveva a suo tempo annunciato che l’intera autostrada sarebbe stata da lui inaugurata a giugno del 2024 e che alla fine si limiterà a mandare il suo vice ministro ad inaugurare una corsia provvisoria alla fine dicembre del 2025.

Avrebbe inoltre potuto aggiungere che per il completamento definitivo dell’autostrada, oltre alla seconda corsia dell’ultimo tratto, mancano le opere di adeguamento della tangenziale di Alba la cui pratica è ferma dal dicembre 2022 alla Valutazione d’Impatto Ambientale.

E non avrebbe dovuto trascurare di dire che ci vorranno altri 600 giorni di lavoro per completare l’adeguamento della tangenziale - periodo durante il quale i cittadini dovranno sopportare pesanti disagi - e che quindi, al netto dei disagi, è molto probabile che l’autostrada non sia completata prima del 2028.

Per quanto riguarda poi l’ipotesi che a regime avremo il passaggio del doppio dei veicoli di oggi, ossia 13.000 veicoli al giorno (il carico sopportato da molte delle strade della nostra provincia ad una sola corsia per senso di marcia) le chiediamo ancora una volta di rendere pubblici i dati di traffico sulle diverse tratte, prima, durante e dopo il completamento: solo così potremo verificare se il gioco ne è valsa la candela e certificare, dati alla mano, la soddisfazione dell’utenza.

Ci fa inoltre obbligo precisare che la sua dichiarazione di aver ereditato un’opera “senza coperture economiche” non è veritiera. Fin dal 2016 il Ministro Delrio rese disponibili i fondi che furono deliberati con la delibera Cipe del Maggio 2017 a seguito del famoso accordo di cross financing stipulato con il concessionario che gestisce la figlia ricca (A4 To-Mi) e la figlia povera (A33 AT-CN).

A tal proposito le ricordiamo che la gara congiunta per il rinnovo della concessione dell'A4 e dell'A33 (la cui scadenza è stata anticipata dal 2033 al 2031) è stata inclusa

nel programma delle gare del 2026. Ci sa dire qualcosa al riguardo? È confermato questo impegno con l’Europa?

Non succederà per caso che la figlia ricca, appesantita dai costi del valore residuo dal completamente dell’AT-CN vada a gara da sola, rischiando così di favorire il concessionario uscente, mentre la figlia povera, cara, con poco traffico e che dovrà ancora sostenere costi rilevanti per l’adeguamento della tangenziale, venga dirottata sulla società autostradale pubblica? Ossia nel refugium peccatorum delle autostrade che nessuno vuole perché non rendono?

In conclusione, caro Presidente, alla luce di questi fatti, non ci pare si possa parlare di un risultato di cui essere orgogliosi (…).

Per quanto ci riguarda direttamente non ha tenuto in alcuna considerazione le proposte per:

1. Cercare, in un momento di vacche grasse, i 200 M€ necessari per realizzare il tunnel che avrebbe ridotto il danno al paesaggio di Langa: aggiunti ai 345 M€ di Delrio avrebbero permesso di completare anni prima l’opera dal momento che esisteva già “un progetto definitivamente approvato”;

2. Pretendere che fosse resa gratuita la tratta da Castagnito a Cherasco risparmiando un po’ di milioni dall’installazione del Free-Flow, il sistema di esazione dei pedaggi che crea non pochi problemi agli utenti;

3. Realizzare alcune centinaia di metri di gallerie artificiali (i cosiddetti ecodotti) per favorire l’attraversamento dell’autostrada da parte della fauna locale.

Cosa ci aspetta alla fine dei conti?

Fra un paio d’anni avremo sì una striscia d’asfalto finita che collega Asti a Cuneo, ma che convoglierà certamente molto meno dei 26.000 veicoli al giorno previsti dal progetto iniziale e non sarà di grande aiuto per quei pendolari che gravitano tutti i giorni su Alba i quali, con buone probabilità, continueranno a utilizzare le provinciali esistenti.

Un beneficio inferiore a ciò che ancora tutti si aspettano dal completamento dell’opera, ottenuto oltretutto a costo di una profonda ferita a un territorio patrimonio dell’umanità.

Secondo lei, caro Presidente, è proprio il caso di accendere i fuochi d’artificio?

Il Direttivo dell’Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero

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