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Attualità | 11 dicembre 2025, 06:01

Il 2025 della Fondazione Ospedale Alba-Bra: "Cura, innovazione e nuovi servizi per il territorio"

Il direttore Luciano Scalise: "Un anno di progetti concreti, dall’umanizzazione degli spazi al futuro polo abitativo per i giovani sanitari”

Il 2025 della Fondazione Ospedale Alba-Bra: "Cura, innovazione e nuovi servizi per il territorio"

 Il 2025 si chiude per la Fondazione Ospedale Alba-Bra come un anno denso di lavori, scelte strutturali e nuovi servizi che hanno inciso sul modo di vivere l’ospedale Ferrero di Verduno. Un anno che il direttore Luciano Scalise definisce “molto intenso, ricco di iniziative che hanno un’unica direzione: rendere l’ospedale un luogo dove curarsi, formarsi e sentirsi accolti”.

Nel corso dei mesi sono entrati in funzione il nuovo Centro di Formazione e il LabSi, il laboratorio di simulazione che prepara operatori sanitari e volontari con tecniche avanzate. L’Auditorium ha consolidato il proprio ruolo di polo culturale: più di 130 corsi e convegni hanno portato a Verduno professionisti, studenti e specialisti da tutta la regione. Parallelamente, con la rassegna “Persone in Scena”, l’ospedale ha ospitato il pensiero e le testimonianze di Milena Gabanelli, Vito Mancuso, Aldo Cazzullo, Vittorino Andreoli e Loredana Bessone. Durante l’anno è stato conferito anche il Premio Gratitudine a Silvio Garattini, figura di riferimento nella ricerca farmacologica.

“Aprire l’ospedale al dialogo con il territorio, con la cultura e con la ricerca significa ampliare la qualità della cura”, osserva Scalise.

Sul versante degli spazi, la Fondazione ha proseguito l’opera di umanizzazione degli ambienti, inaugurando la Passerella Pia Marino di accesso al Pronto Soccorso, la nuova sala d’attesa della Rianimazione, le rinnovate sale d’attesa di Psicologia e le Stanze del Sollievo pensate per dare protezione nei momenti più delicati. In Neurologia è stato avviato un percorso fotografico dedicato ai colori e alle emozioni, mentre in Oculistica è entrato in funzione il nuovo Microperimetro, tecnologia d’avanguardia per la valutazione e la riabilitazione visiva.

Sono stati inoltre realizzati il video di presentazione dell’ospedale, destinato alle televisioni interne, e i video tutorial per i pazienti e i caregiver dei reparti di Medicina e Neurologia. “Anche questi strumenti fanno parte della cura: aiutano le persone a orientarsi, a capire, a ridurre l’ansia”, aggiunge Scalise.

Un’attenzione particolare è stata dedicata ai 170 volontari che ogni giorno collaborano nei servizi di accoglienza. Con il progetto “Stammi Bene +” la Fondazione ha investito sul loro benessere e sull’invecchiamento attivo. È stato avviato anche un percorso sulla leadership emotiva rivolto ai Coordinatori infermieristici, con l’obiettivo di migliorare la qualità relazionale dei team.

Nel frattempo è nato il Coro dell’Ospedale, parte del progetto “Donatori di Musica”, e all’esterno è stata realizzata una nuova area sportiva polivalente a disposizione di dipendenti e cittadini di Verduno. “Il benessere di chi lavora e di chi fa volontariato è una condizione essenziale per mantenere sostenibile la cura”, sottolinea Scalise.

Il 2025 è stato anche l’anno dei giovani professionisti. Quarantacinque medici specializzandi hanno scelto Verduno come sede di formazione. Per rendere stabile questa presenza, la Fondazione ha acquistato una porzione della Ex Caserma Trevisan di Bra, destinata alla realizzazione di 38 alloggi per il personale sanitario in formazione.

Sin dai primi mesi dell’anno è stato avviato lo studio di fattibilità e sono partite le procedure per un bando con la Fondazione Compagnia di San Paolo, inserito in un percorso di coprogettazione pubblico-privata con il Comune di Bra, finalizzato alla riqualificazione dell’intera manica dell’immobile. L’investimento sarà sostenuto attraverso un mutuo della Banca di Cherasco, che ha deciso di condividere l’obiettivo sociale del progetto. La Fondazione punta a coprire la spesa nel tempo attraverso una nuova campagna dedicata al 5×1000.

“L’emergenza abitativa è uno dei principali ostacoli per gli ospedali periferici”, evidenzia Scalise. “Offrire un alloggio gratuito ai giovani medici significa rendere più attrattivo il nostro territorio e permettere a molti di scegliere Verduno per formarsi e costruire il proprio futuro professionale”.

Il 2025 ha visto inoltre il completamento di ABLAB, il Day Hospital dedicato ai giovani con disturbi del comportamento alimentare, basato su un approccio integrato tra cura, ricerca e sostegno alle famiglie. È stato infine presentato il progetto di riqualificazione e copertura dell’ingresso nord Santa Vittoria, pensato per ampliare gli spazi di accoglienza e migliorare l’accessibilità.

Guardando all’anno appena concluso, Scalise sintetizza così il percorso: “Molte delle cose realizzate non sono immediatamente visibili, ma creano condizioni, strumenti e possibilità. Abbiamo seminato molto: diversi progetti sono già diventati servizi, altri lo diventeranno nei prossimi anni. Continuiamo a lavorare perché l’ospedale Ferrero sia un luogo dove le persone trovano cura, bellezza e futuro”.

Daniele Vaira

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