Medford ad Alba, in una sala gremita da oltre 150 studenti dell’Istituto superiore “G. Govone” (Liceo classico e artistico), del corso economico sociale del “Liceo Da Vinci” e delle classi quinte dell’Istituto “Piera Cillario Ferrero”, accompagnati dai loro docenti, il professor Francesco Testa ha tenuto una interessante e coinvolgente lezione dal titolo “Le attuali tensioni nel commercio internazionale per trasporti e dazi. Fattori geopolitici e fattori economici”. L’incontro è stato organizzato dall’Istituto superiore “G. Govone” in collaborazione con il Rotary Club di Alba.
Dopo l’introduzione del prof. Roberto Buongarzone, dirigente scolastico dell’Istituto “G. Govone” e di Piera Arata, presidente del Rotary club di Alba, il consigliere comunale Luciano Giri ha portato i saluti dell’amministrazione.
Il dottor Ginetto Pellerino, socio del club, ha presentato il professor Francesco Testa e ha moderato l’incontro. Già direttore delle dogane Piemonte – Valle d’Aosta, docente universitario e presso l’Accademia della Guardia di Finanza, il professor Francesco Testa vanta quarant’anni di esperienza nel settore del commercio internazionale ed è autore di numerose pubblicazioni, relatore in specifici convegni su economia internazionale, diritto e tecnica doganale, trasporti intercontinentali.

[Il professor Francesco Testa]
Durante la lezione, ha messo in evidenza come nella storia del commercio internazionale a periodi di pacifiche relazioni si sono alternati periodi di contrasti e come il commercio sia stato comunque sempre fonte di relazioni, di incontro e di scambi culturali.
Attualmente, varie e complesse tensioni geopolitiche ed economiche ne turbano la globale dinamica, riflettendosi alla fine sul costo delle merci e sul consumatore. Ha illustrato le varie rotte commerciali navali, che veicolano la maggior parte delle merci in esportazione e in importazione, sottolineando i punti di stallo, in particolare negli stretti, vuoi per affollamento, presenza di pirati, lanci di missili e così via. Alle tensioni, da anni esistenti, si sono aggiunte quelle prodotte dalle note misure doganali adottate dal presidente Trump, cosicché nell’import/export mondiale è tornato mattatore il dazio, anche se l’incidenza percentuale del dazio è certamente rilevante ma non così determinante rispetto ai costi complessivi del trasporto internazionale. Come esempio, sono stati illustrati i casi del vino e della pasta, prodotti significativi nell’export italiano.
Al termine della relazione, gli studenti hanno posto domande, creando uno stimolato momento di partecipazione.
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