“La nostra è una proposta non solo politica ma di politica industriale, affinché la Rai sia competitiva e al passo con i tempi. La riforma vuole garantire un’effettiva rappresentanza istituzionale e territoriale favorendo il pluralismo interno ed esterno, potenziare la governance con un assetto più puntuale, dando deleghe specifiche al presidente e inserendo la figura del direttore generale, assicurare la stabilità del Cda evitando però la cronicizzazione delle cariche. Intendiamo attrarre professionalità qualificate, investimenti anche privati, mantenendo fermo il controllo pubblico e adeguarci alla società odierna, guardando anche al mondo dei social e degli influencer, soggetti che non possono più essere ignorati e vanno responsabilizzati. Questa è la nostra ricetta per valorizzare un settore importante e strategico”, così il senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in Vigilanza Rai, illustrando in Senato il disegno di legge per la riforma della governance.
“La proposta ha l’ambizione di avere una visione complessiva della Rai. In sé racchiude più volontà, risolvendo anche i problemi che da tempo vive l’azienda. Senza dubbio, negli anni abbiamo visto una concentrazione di attenzione nella figura dell’amministratore delegato, che snatura qualsiasi equilibrio all’interno della società. Noi non abbiamo la verità in tasca, con questa proposta possiamo dare un contributo per rispondere alla situazione attuale. Necessario tenere conto delle sensibilità politiche differenti, riequilibrare i poteri e la gestione di indirizzo all’interno della Rai, dandole anche capacità operativa”, conclude Stefano Candiani, segretario della commissione.














