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Politica | 14 luglio 2025, 11:20

Calderoni (Pd): «Inaccettabile il rinvio delle borse di studio Edisu. si compromette il diritto allo studio»

Il consigliere regionale saluzzese ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere alla Giunta regionale chiarimenti sul posticipo dell’accredito

Il consigliere regionale saluzzese Mauro Calderoni

Il consigliere regionale saluzzese Mauro Calderoni

«Posticipare l’erogazione della seconda rata delle borse di studio Edisu significa mettere in difficoltà centinaia di studenti universitari piemontesi, in particolare i fuori sede, costretti a sostenere spese ingenti senza poter contare sul sostegno economico previsto dalla legge».

Lo dichiara Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che martedì 8 luglio ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere alla Giunta chiarimenti sul posticipo dell’accredito, previsto ora a fine novembre, con pagamento effettivo da dicembre 2025.

«Il diritto allo studio – spiega Calderoni – è garantito dalla Costituzione. Non possiamo permettere che diventi un percorso a ostacoli per chi non ha mezzi sufficienti. Rinviare le risorse significa aggravare le difficoltà di chi deve pagare affitto, vitto, trasporti e spese universitarie. Ed è inaccettabile che questa situazione crei disuguaglianze tra studenti di diversi corsi di laurea, a seconda dell’organizzazione didattica».

«La Regione sta venendo meno al patto preso con gli studenti - aggiunge la consigliera del PD Simona Paonessa -: negli ultimi anni i ritardi sono stati continui e questo non è accettabile. Solo quest’anno, la prima rata della borsa di studio è arrivata con tre mesi di ritardo, creando grandi disagi a studenti e famiglie, minando così le fondamenta del diritto allo studio. Se non verranno erogate le borse di studio, molti studenti saranno costretti a rinunciare agli studi o trasferirsi in un’altra regione, comportando la perdita di competenze, sapere e attrattività per le nostre università e tutto il territorio. Garantire a studentesse e studenti la possibilità di studiare in Piemonte deve essere una priorità, se non ci riusciremo, la nostra Regione non avrà più un futuro».

Nell’interrogazione, Calderoni chiede all’assessore competente di chiarire i motivi di questo ritardo, di valutare misure straordinarie o strumenti di sostegno “ponte” per aiutare gli studenti in attesa del saldo e di avviare un confronto con Edisu e le università per garantire in futuro tempi certi, equità e trasparenza

«Il diritto allo studio non si tutela a parole, ma assicurando risorse puntuali e adeguate. Se vogliamo davvero combattere la dispersione universitaria e sostenere i meritevoli senza mezzi, serve una gestione più efficace e rispettosa delle scadenze. Ci auguriamo - concludono Calderoni e Paonessa – che la Regione ascolti la voce degli studenti e dia risposte concrete subito».

C. S.

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