All’insegna di un doveroso sdegno, si susseguono le reazioni di condanna al furto, perpetrato in municipio, della Medaglia d’Oro al Valore Militare che nel novembre 1949 l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi conferì alla città dei ventitré giorni per il suo impegno e sacrificio nella lotta di Resistenza all'oppressione nazifascista.
Dopo quelle del sindaco Carlo Bo, del suo predecessore Maurizio Marello e del governatore Alberto Cirio, a prendere posizione sono ora i gruppi della minoranza raccolti in Uniti per Alba: "Siamo costernati – dicono – dalla notizia del trafugamento della Medaglia d'Oro che è il simbolo del sacrificio di molte e molti e della libertà di tutti. Le istituzioni tutte devono rimanere unite e noi siamo disponibili a dare il nostro contributo alle azioni che verranno intraprese e fare fronte comune con il sindaco e l'Amministrazione sperando si possa riuscire a risalire ai responsabili di un così grave oltraggio alla memoria della nostra città".