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Langhe | 07 aprile 2023, 07:15

Dopo poco più di due mesi riapre, con la nuova gestione di Marco Mellano, il bar centrale di Clavesana

"Luielei" diventa "Bisboccia", un nuovo corso che parte dalla massima attenzione ai prodotti locali

Il Bisboccia Cafè di Clavesana

Il Bisboccia Cafè di Clavesana

Il 3 febbraio scorso l'annuncio ufficiale che confermava una notizia che era nell'aria già da tempo: Paolo Fontana, il titolare del bar "Luielei", l'unico locale nella frazione più popolosa di Clavesana, Madonna della Neve, sulla propria pagina social salutava con un po' di malinconia i propri clienti dopo la decisione di chiudere le serrande.

Dieci anni di gestione, insieme alla moglie Luna Ciccone fino a pochi giorni fa anche assessore comunale, che hanno rappresentato una bella avventura di caffé e convivialità, ma anche decine di eventi di musica live, con la presenza di tanti gruppi underground.

Il bar vantava clientela locale sommata a pubblico "musicale" da tutta la Granda e oltre, ma, nonostante l'afflusso costante, ha dovuto soccombere al combinato disposto delle conseguenze del biennio pandemico e del recente caro bollette.

Dopo poco più di due mesi, il punto di ritrovo risorge a nuova vita grazie al coraggio e agli investimenti di Marco Mellano, classe 1981 e presidente del Clavesana Calcio, che ha rilevato il locale, rinominandolo "Bisboccia" e annunciando la riapertura per la settimana di Pasqua, con l'inaugurazione prevista per venerdì 7 alle 18.

"Ereditiamo un locale frequentato al quale vogliamo dare un nuovo corso, caratterizzandolo con una preminente proposta di prodotti locali; dal vino ai salumi Clavesana non é seconda a nessuno! La caratteristica del Bisboccia sarà dunque il chilometro zero." spiega Mellano "Manteniamo la rivendita tabacchi, a cui abbiamo abbinato un distributore H24. In più nel grande dehors é prevista la zona bimbi, un servizio per le famiglie che avranno voglia di venirci a trovare."

Il locale si trova sul tratto urbano della Provinciale 59 di fronte alla nota Cantina Sociale e a pochi metri dagli uffici comunali, dalla farmacia e dalla biblioteca. É facile capire come, per la borgata più abitata di un paese sotto i mille abitanti, la pur breve chiusura abbia rappresentato la perdita di un punto di riferimento ma anche di come la cittadinanza abbia appreso con soddisfazione la rapida conversione e successiva annunciata riapertura.

Fabrizio Biolè

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