A otto anni dalla scomparsa la famiglia ricorda l'umanità e il genio di Michele Ferrero

"La moglie Maria Franca, il figlio Giovanni con la consorte Paola, la nuora Luisa e i nipoti tutti ne ricordano, con profonda commozione e immenso affetto, la grande umanità, l’animo generoso e la geniale imprenditorialità".

Queste le parole con le quali, nell’ottavo anniversario dalla morte, la famiglia industriale albese ha voluto ricordare il cavaliere del lavoro Michele Ferrero, annunciando come, "non scordando mai la sua amata terra e tutti coloro che lo conobbero e stimarono, la messa di commemorazione sarà celebrata in forma privata".

Il fondatore della multinazionale dolciaria albese si spense nel giorno di San Valentino del 2015 fa nella sua residenza di Monte Carlo, poco prima di tagliare il traguardo dei 90 anni (era nato a Dogliani il 26 aprile 1925), ricevendo poi nel suo ultimo viaggio l’omaggio delle migliaia di persone giunte ad affollare la piazza del Duomo albese insieme alle massime autorità dello Stato e del mondo economico italiano.

In questi otto anni la sua memoria è stata omaggiata con l’intitolazione di numerosi spazi pubblici in tutto il territorio di Langhe e Roero. Tra questi quella piazza che storicamente rappresenta il cuore dei commerci albese, dove lo scorso 29 settembre, nel giorno di San Michele, è stata inaugurata la nuova fontana con l’installazione dell’artista Valerio Berruti donata alla città dai Ferrero.  

Nello stesso giorno del 2020 l’intitolazione al cavaliere e al figlio Pietro, prematuramente scomparso in Sudafrica nel 2011, del nuovo ospedale di Alba e Bra, a due mesi dalla sua definitiva apertura, avvenuta il 20 luglio di quell’anno.

[Nello scorso settembre l'inaugurazione della rinnovata piazza a lui intitolata]