Il raccontare il mondo della preparazione del palio degli asini di Alba, il messaggio di amicizia e lo sguardo delle nuove generazioni che sono il futuro di questo mondo folkloristico dove il rapporto sociale è fondamentale per portare avanti la tradizione e rendere la città sempre affascinante.
Questi sono i tre aspetti principali che vengono vissuti nel film “La banda degli asini” di Max Chicco, un’opera nata dalla volontà di mettere in luce i mesi che avvicinano alla “grande domenica” della corsa, tra sana rivalità, amicizia, quotidianità e integrazione.
E il numeroso pubblico accorso al Teatro Sociale “G. Busca” domenica 25 settembre, ha apprezzato ed si è reso conto di quanto lavoro ci sia “dietro le quinte” di questa grande macchina del folklore che è la Giostra delle 100 Torri.
«Il film è nato per raccontare la vita dei nosri borghi - afferma Luca Sensibile, il presidente della Giostra – e si apre con la scelta difficile di riproporre il Palio degli asini 2021 durante la pandemia. Una decisione che abbiamo preso per sottolineare quanto siamo legati a questa tradizione, che è andata in scena con tutte le restrizioni di quel periodo, e trasmesso in streaming con un’ottima risposta di pubblico. Da lì il film prosegue in un “conto alla rovescia” che si sviluppa a tappe, raccontate dai nove ragazzi scelti dal regista a novembre 2020. E dai loro occhi si apre la visione della città di Alba e dei suoi borghi, della vita di tutti i giorni, delle certezze e delle paure delle giovani generazioni.
Il racconto fantastico del Palio prende forma grazie a episodi di vita profonda, da storie vere che fanno vivere tutto l’iter della preparazione del palio, della sfilata, dell’investitura del podestà. Un lavoro immenso portato avanti nel segno dell’unione e della passione per la nostra città».
«È stata una bella serata con molto pubblico. Gli spettatori hanno potuto apprezzare un film che spiega bene ed in modo semplice la vita dei borghi, un pezzo autentico di città, fino al palio degli asini. Il regista ha scelto questi ragazzi per raccontare la storia folkloristica della nostra città, ed i protagonisti sono stati veramente bravi nel trasmettere messaggi di vita» queste le parole di Emanuele Bolla, assessore al turismo di Alba.