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Attualità | 02 dicembre 2025, 10:42

Langa Cruda: l'artista Sara Melis trasforma la terra dei vigneti langaroli in opere d'arte

Il progetto Terroir coinvolge sedici cantine tra La Morra, Dogliani, Barbaresco e l'Alta Langa. Mostra e pubblicazione in arrivo nel 2026

Langa Cruda: l'artista Sara Melis trasforma la terra dei vigneti langaroli in opere d'arte

Con il nuovo capitolo del progetto Langa Cruda, l'artista e designer monregalese Sara Melis porta la terra dei vigneti langaroli al centro del proprio lavoro, trasformandola in materia attiva, mutevole, fisica. La nuova serie, intitolata Terroir, nasce dalla collaborazione con un gruppo di cantine tra La Morra, Dogliani, Barbaresco e l'Alta Langa, invitate a fornire piccole quantità di suolo dei propri vigneti.

Questi campioni di terra — frammenti di un paesaggio riconosciuto patrimonio UNESCO — diventano l'elemento generativo delle opere. Non un semplice pigmento, né un vezzo decorativo: la terra viene applicata allo stato crudo e lasciata assestarsi liberamente, secondo i propri processi naturali di asciugatura, tensione e crepa.

Per Melis, lavorare la terra cruda equivale al gesto originario della forma: un'azione primaria che unisce mano, ambiente e materia in un'unica traiettoria. Le superfici ottenute conservano l'identità del suolo da cui provengono, mantenendo memoria dei suoi strati, delle sue fenditure, del suo tempo geologico.

La storica dell'arte Francesca Callipari sottolinea come Melis non rappresenti il paesaggio, ma lo lasci emergere: «La terra, nelle sue crepe e nei suoi assestamenti, diventa un corpo sensibile che custodisce la memoria del luogo». Secondo Callipari, la ricerca dell'artista monregalese prosegue l'eredità dell'Arte Povera senza ripeterla: «Qui la materia non è citazione: è processo, trasformazione, un organismo che continua a vivere sulla tela».

Il progetto si distanzia intenzionalmente da ogni forma di estetizzazione del paesaggio: non cerca di riprodurre le colline langarole, ma ne attiva la presenza reale.

L'adesione delle cantine è stata immediata e concreta: è sufficiente mettere da parte una piccola quantità di terra, che l'artista ritira personalmente. Sedici produttori hanno già confermato la partecipazione, segnando un dialogo crescente tra il mondo vitivinicolo e la ricerca artistica contemporanea.

La serie Terroir verrà presentata nel 2026 all'interno di una mostra e di una pubblicazione dedicata.

cs

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