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Politica | 16 novembre 2025, 07:35

CONTROCORRENTE Se Forza Italia bagna il naso a Fratelli d’Italia e Lega

Il coordinatore provinciale Franco Graglia dà i numeri: “Lo squadrone azzurro dei sindaci in provincia di Cuneo ha superato le cento unità. È la dimostrazione – commenta orgoglioso – del crescente radicamento sul territorio della forza moderata azzurra”

CONTROCORRENTE Se Forza Italia bagna il naso a Fratelli d’Italia e Lega

Se i numeri che annuncia Franco Graglia, coordinatore provinciale di Forza Italia nel Cuneese e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, sono reali (e non si ha motivo di dubitarne), gli alleati di Fratelli d’Italia e Lega hanno qualche motivo per iniziare a preoccuparsi.

Avrebbero infatti superato le cento unità i sindaci targati Forza Italia nella Granda: un dato rilevante, che rappresenta oltre un terzo dei 247 dei primi cittadini degli altrettanti municipi presenti in provincia di Cuneo.

Il punto della situazione è stato fatto nel fine settimana, in occasione di un’assemblea di amministratori e tesserati nel Roero.

Scrive Graglia sul suo profilo social di pubblico amministratore e politico: “Quattordici sindaci tesserati in Forza Italia, più vicesindaci, assessori e consiglieri comunali, così è nata Forza Italia Roero con Enrico Faccenda, primo cittadino di Canale, coordinatore. Venerdì sera è stata presentata la squadra, con qualche defezione giustificata, e nuovi prossimi arrivi. Il battesimo è avvenuto alla presenza del vice coordinatore nazionale Alberto Cirio e del consigliere provinciale e sindaco di Guarene, Simone Manzone. Da tempo ormai – annuncia Graglia - lo squadrone azzurro provinciale dei sindaci ha superato le cento unità, a dimostrazione del crescente radicamento sul territorio della forza moderata forzista. Il lavoro e la serietà pagano sempre. Poche parole, tanti fatti”. 

I numeri – come diceva quel tale – hanno un pregio: sono sinceri e il messaggio, rivolto a chi dava il partito di Tajani in stato comatoso, è sin troppo chiaro. 

Sarà pur vero che Forza Italia non registra, come partito in sé, particolari iniziative sul piano politico-culturale, ma quando si tratta di chiamare a raccolta sindaci, amministratori e (soprattutto) presidenti di Pro loco la fa da padrona. 

In questi ambiti nessuno tiene testa a Cirio e Graglia. Nemmeno Paolo Bongioanni, che pure si muove come un globe trotter sul territorio.

Il grande ventre molle moderato della Granda – a ben vedere – è rimasto quello di un tempo, con marcate influenze liberal-democristiane, con le stesse  declinazioni doroteo-andreottiane, che l’hanno caratterizzata per decenni. 

Forza Italia si colloca in quest’alveo: indubitabilmente a destra, per quanto da posizione centrista alternando “moderazione” a “moderatismo”, due sostantivi che, in questo caso, possono considerarsi sinonimi, per quanto non lo siano affatto. 

Gli azzurri sanno, avendolo appreso dai democristiani, che – nei confronti dei partner – bisogna vincere ma non stravincere perché altrimenti ne va di mezzo la coalizione.

Ecco perché a Cirio e Graglia basta (per ora) far sapere a Fratelli d’Italia e Lega che sono tornati ad essere loro gli azionisti di maggioranza.

Il resto, gli alleati lo capiranno da soli quando, nel 2026, si tornerà a votare per la Provincia e quando, l’anno successivo (2027), ci sarà un’importante tornata elettorale amministrativa nel Cuneese oltre a quella politica nazionale ancora più rilevante. 

A fronte dell’attuale legge elettorale, qualche “boccone del prete” nei collegi maggioritari di Camera e Senato – nel Piemonte 2 – i forzisti vorranno certamente aggiudicarselo.

Se 100 sindaci non saranno argomento convincente, a chi metterà sul tavolo delle trattative le percentuali di consenso delle ultime regionali, Forza Italia rilancerà ricordando quelle della Lista Cirio.

Nel caso nemmeno questo bastasse, resta sempre l’asso nella manica del Patto Civico, da giocare alle provinciali e pure alle politiche dove un ombrellino azzurro per qualche “pattista” lo si potrà sempre trovare.        

Giampaolo Testa

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