La provincia di Cuneo 41esima su 107 per qualità della vita nel 2025 con 652 punti, 13 in meno rispetto al 2024.
E' questa la posizione nella classifica dell'indagine realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma.
I dati della qualità della vita mostrano una provincia di Cuneo che mentre recupera su alcuni ambiti perde su altri cruciali, con significative differenze tra il 2024 e il 2025. L’analisi dei singoli indicatori evidenzia infatti alcuni progressi importanti, ma anche arretramenti che incidono in modo pesante sul risultato complessivo.
Anno | 2024 |
Affari e lavoro | 880 |
Ambiente | 613 |
Istruzione | 546 |
Popolazione | 511 |
Reati e sicurezza | 921 |
Reddito e ricchezza | 790 |
Sicurezza sociale | 913 |
Salute | 332 |
Turismo e cultura | 212 |
Anno | 2025 |
Affari e lavoro | 902 |
Ambiente | 613 |
Istruzione | 472 |
Popolazione | 508 |
Reati e sicurezza | 880 |
Reddito e ricchezza | 683 |
Sicurezza sociale | 638 |
Salute | 593 |
Turismo e cultura | 191 |
Il segnale più incoraggiante arriva dal settore Salute, che registra un avanzamento di 261 punti rispetto all'anno precedente, passando da 332 a 593. Un miglioramento che sembra riflettere un rafforzamento dei servizi sanitari e delle dotazioni territoriali. In crescita anche Affari e lavoro, che guadagna 22 punti e conferma la vivacità del tessuto imprenditoriale cuneese.
Restano invece stabili i risultati relativi all'Ambiente che mantengono lo stesso valore dell’anno precedente, senza quindi evidenziare particolari variazioni significative.
Ma per alcuni indicatori i dati non sono altrettanto promettenti, anzi registrano un peggioramento marcato in alcuni ambiti chiave. Il più critico riguarda la Sicurezza sociale, che perde 275 punti: un calo netto che segnala una crescente fragilità del sistema di welfare e dei servizi destinati alle fasce più deboli. In diminuzione anche Reddito e ricchezza (−107 punti), dove si evidenzia un arretramento rilevante del benessere economico, e Istruzione, che scende di 74 punti, indicando una situazione educativa sempre più complessa.
In calo anche l’indicatore Reati e sicurezza (−41 punti), pur restando su livelli generalmente elevati, mentre continua la sofferenza del comparto Turismo e cultura, che arretra di 21 punti, nonostante gli sforzi degli enti coinvolti per una maggiore promozione e attrattività.
Meno marcata la perdita di punteggio della Popolazione, che registra una lieve variazione negativa (−3), senza modificare in modo sostanziale il quadro demografico.
Nel complesso, il 2025 restituisce una fotografia in chiaroscuro di una provincia che, pur mostrando segnali di ripresa e rilancio in ambiti cruciali come sanità ed economia, si confronta con vulnerabilità crescenti nei settori del welfare, dell’istruzione e della ricchezza delle famiglie.














