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Attualità | 17 novembre 2025, 06:03

Qualità della vita, la provincia di Cuneo perde punti rispetto al 2024 e si piazza al 41esimo posto

L’indagine condotta da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, mostra come nonostante un netto miglioramento nei servizi sanitari e nell’economia, registra un calo marcato in welfare, istruzione e reddito

Qualità della vita, la provincia di Cuneo perde punti rispetto al 2024 e si piazza al 41esimo posto

La provincia di Cuneo 41esima su 107 per qualità della vita nel 2025 con 652 punti, 13 in meno rispetto al 2024.

E' questa la posizione nella classifica dell'indagine realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma.

I dati della qualità della vita mostrano una provincia di Cuneo che mentre recupera su alcuni ambiti perde su altri cruciali, con significative differenze tra il 2024 e il 2025. L’analisi dei singoli indicatori evidenzia infatti alcuni progressi importanti, ma anche arretramenti che incidono in modo pesante sul risultato complessivo.

Anno

2024

Affari e lavoro

880

Ambiente

613

Istruzione

546

Popolazione

511

Reati e sicurezza

921

Reddito e ricchezza

790

Sicurezza sociale

913

Salute

332

Turismo e cultura

212

Anno

2025

Affari e lavoro

902

Ambiente

613

Istruzione

472

Popolazione

508

Reati e sicurezza

880

Reddito e ricchezza

683

Sicurezza sociale

638

Salute

593

Turismo e cultura

191

Il segnale più incoraggiante arriva dal settore Salute, che registra un avanzamento di 261 punti rispetto all'anno precedente, passando da 332 a 593. Un miglioramento che sembra riflettere un rafforzamento dei servizi sanitari e delle dotazioni territoriali. In crescita anche Affari e lavoro, che guadagna 22 punti e conferma la vivacità del tessuto imprenditoriale cuneese.

Restano invece stabili i risultati relativi all'Ambiente che mantengono lo stesso valore dell’anno precedente, senza quindi evidenziare particolari variazioni significative.

Ma per alcuni indicatori i dati non sono altrettanto promettenti, anzi registrano un peggioramento marcato in alcuni ambiti chiave. Il più critico riguarda la Sicurezza sociale, che perde 275 punti: un calo netto che segnala una crescente fragilità del sistema di welfare e dei servizi destinati alle fasce più deboli. In diminuzione anche Reddito e ricchezza (−107 punti), dove si evidenzia un arretramento rilevante del benessere economico, e Istruzione, che scende di 74 punti, indicando una situazione educativa sempre più complessa.

In calo anche l’indicatore Reati e sicurezza (−41 punti), pur restando su livelli generalmente elevati, mentre continua la sofferenza del comparto Turismo e cultura, che arretra di 21 punti, nonostante gli sforzi degli enti coinvolti per una maggiore promozione e attrattività.

Meno marcata la perdita di punteggio della Popolazione, che registra una lieve variazione negativa (−3), senza modificare in modo sostanziale il quadro demografico.

Nel complesso, il 2025 restituisce una fotografia in chiaroscuro di una provincia che, pur mostrando segnali di ripresa e rilancio in ambiti cruciali come sanità ed economia, si confronta con vulnerabilità crescenti nei settori del welfare, dell’istruzione e della ricchezza delle famiglie.

Sara Aschero

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