La figura e l’opera di Pier Paolo Pasolini a cinquant’anni dalla morte. Non ha tradito le attese della vigilia il tema scelto per aprire l’edizione 2025 del "Ponte del Dialogo", festival letterario diffuso alla sua sesta stagione.
Un’apertura eccezionale quella andata in scena ieri, domenica 2 novembre, nella suggestiva ambientazione di Villa Tornaforte a Cuneo, con l’editore Nino Aragno a fare da padrone di casa di fronte a un parterre di autorità tra le quali l’assessore regionale Marco Gallo, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, il primo cittadino di Dronero Mauro Astesano col suo assessore alla Cultura Carlo Giordano.
"Dedicare questa serata a Pier Paolo Pasolini è stato il nostro modo per ricordare un intellettuale illuminato", ha spiegato Ingrid Brizio, direttrice dell’AFP di Dronero, azienda di formazione professionale che per il quarto anno collabora all'organizzazione della rassegna promossa dal Comune di Dronero. “Indubbiamente un incipit bellissimo, quello di questa prima serata tenuta in una location d'eccezione, andata in scena con un’interpretazione commovente e autentica – ha proseguito Brizio - La soddisfazione di AFP è quella di collaborare per un nuovo anno a questa realizzazione coi nostri ragazzi e una struttura di coordinamento che rende possibili i tanti appuntamenti del festival”.
Con un applaudito reading musicale l’attore Luca Occelli e il musicista Franco Olivero hanno celebrato la figura di Pasolini portando in scena “Cos’è questo golpe? Io so”, il celebre articolo uscito sul "Corriere della Sera" del 14 novembre 1974, leggendo la poesia “Uno dei tanti epiloghi” su Ninetto Davoli e cantando il brano “Che cosa sono le nuvole”.
“E’ stato un onore – ha spiegato Occelli – venire invitato dal ‘Ponte del dialogo’ in quella che è una data così significativa. Il 2 novembre 1975, 50 anni fa, veniva massacrato uno dei più grandi poeti e intellettuali italiani. E quindi per me e per il mio collega Franco Olivero è stata una soddisfazione aver tentato questo piccolo omaggio”.
“Rappresentare Pasolini oggi aveva un significato ben preciso – ha rimarcato l’editore e padrone di casa Nino Aragno –. Con le sue prose civili ci insegnò che era cambiato il parametro dell’illuminismo, che era quello che la cultura e i libri cambiassero la società. Ora invece i libri e la società la aiutano a non farla decadere ulteriormente”.
“Abbiamo voluto presentare questa nuova edizione del festival ricordando uno dei più grandi protagonisti della cultura italiana – ha spiegato Carlo Giordano –. Pier Paolo Pasolini è stato un intellettuale a tutto tondo, che ha scritto romanzi, poesia, critica letteraria, ha fatto politica ed è stato un grande regista. Una delle prime cose fatte da assessore, nella primavera 2022, fu quella di celebrarne i cento anni dalla nascita proiettando i film 'Mamma Roma' e 'Accattone'”.
Dopo la trasferta nel capoluogo, il Ponte del Dialogo si sposterà come di consueto a Dronero, nelle sue sedi principali, tra le quali il Teatro Iris di via IV Novembre. La manifestazione è promosso da Regione Piemonte, Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Banca di Caraglio.
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