Mancati recapiti o ritardi di consegne, dalle segnalazioni nasce il caso della riorganizzazione della rete di distribuzione e smistamento di Poste Italiane iniziata a giugno su tutta la provincia di Cuneo.
I sindacati Uil Post Cuneo e Cgil Slc Piemonte hanno denunciato come il nuovo assetto organizzativo penalizzi i lavoratori e quindi anche gli utenti fruitori dei servizi.
Doriana Isoardi, da 28 anni portalettere e segretaria della Uil provinciale e vicesegretaria regionale, ha evidenziato forti criticità, tra cui quelle sul centro spedizioni di corso De Gasperi a Cuneo da cui viene smistata tutta la corrispondenza destinata agli centri del territorio provinciale.

“Siamo stati messi in ginocchio - dichiara Isoardi -, hanno ridotto troppe zone, circa il 30%. Situazione insostenibile per i colleghi. Ad esempio a Caraglio c'erano 6 postini ed ora ne è rimasto solo 1 con una crescente corrispondenza da consegnare”.
Da 54 portalettere area di base si è passati a 36, da 33 linee business a 25, mentre le linee mercato sono rimaste invariate 8. Un taglio di 26 zone sulle 95 esistenti in provincia. “Zone enormi - prosegue -, percorrenze kilometriche lunghe per iniziare la gita, volumi di corrispondenza elevati, infortuni e malattie in aumento, carenza di personale precario( portalettere a tempo determinato), automezzi aziendali non idonei e spesso insufficienti rispetto ai portalettere presenti”.
Ma Poste Italiane replica: “E' in corso la rimodulazione organizzativa nel settore di recapito che tiene conto delle mutate esigenze del mercato a fronte di una forte crescita del volume dei pacchi. Da giugno, con l’avvio del nuovo modello organizzativo, il centro ha potuto contare su un potenziamento delle attività, grazie all’assunzione di 55 nuove persone a tempo indeterminato, dedicate alla consegna dei pacchi su tutto il territorio provinciale. Le assunzioni evidenziano che l'azienda non sta operando alcun taglio del servizio né riduzione di organico e, anche in presenza di volumi elevati, il centro di Cuneo continua a garantire regolarità nelle lavorazioni e tempestività nelle consegne, assicurando standard qualitativi elevati e continuità operativa”.

Nunzia Mastrapasqua Cgil Slc Piemonte, impegnata con Uil nella battaglia sindacale contro Poste Italiane, spiega: “Ci stiamo spendendo da un po' perché la vicenda,che si sta verificando nel Cuneese ma che temiamo presto interesserà anche altri territori, parte da lontano. Nello specifico ha origine nel novembre 2024 quando è stata siglata una riorganizzazione che ha dato il via a tagli smisurati delle zone dei portalettere per le consegne. Non eravamo d'accordo a siglare questo accordo perché non idoneo e non lo abbiamo fatto. I fatti ci hanno dato ragione siccome da giugno, quando è stata applicata, sono iniziati i tagli e i problemi. Tra i primi a partire con la riorganizzazione e i relativi disagi è stato il Cuneese, con carichi di lavoro pesanti, stress e sforamento dell'orario di lavoro a cui si aggiungono i disservizi per le consegne nei tempi corretti e coerenti all'utenza, rilevato soprattutto dalle testate giornalistiche. La nostra posizione contraria all'accordo della riorganizzazione si è tradotta in una vertenza legale, tutt'ora in corso, ma in quanto firmatari del contratto di lavoro nazionale abbiamo titolo ad essere presenti ai tavoli delle trattative, che però vengono affrontate separatamente. In quanto ai nuovi assunti, bene, ma svolgono un altro mestiere, che non va ad assolvere il carico del portalettere ”.
A firmare l'accordo su 6 sigle sindacali sono state in 4 e più precisamente Slp Cisl, Ugl Comunicazioni, Consal Comunicazioni e Faip e con cui Poste italiane precisa che “gli accordi con prevedono momenti di verifica e che, durante l’incontro, non sono state offerte garanzie oltre a quelle già contenute negli accordi, che restano gli unici impegni assunti”. Mentre per Uil Poste e Cgil Slc, astenute dalla firma, “le relazioni industriali procedono a stento” chiarisce Mastrapasqua.
"La nostra organizzazione - aggiunge la segretaria di Uil Post Cuneo - e assolutamente d'accordo sulla assunzione di 55 lavoratori a tempo indeterminato dedite alle linee corriere ( pacchi ) e 15 portalettere sui centri di recapito di tutta la provincia granda.
Siamo sicuri del buon operato di Poste Italiane in termini occupazionali, ma vogliamo evidenziare l'aumento contingente della corrispondenza tradizionale e della posta pregiata. I nuovi assunti assicurano il solo potenziamento dei centri, mentre i veri problemi sussistono in: zone di recapito enormi, percorsi di notevole lunghezza correlati in modo particolare alla morfologia e le vallate del nostro territorio cuneese, ritmi elevati a scapito della sicurezza.
La nostra organizzazione - conclude Isoardi -, come piu volte ribadito è disponibile ad attivare da subito una trattativa di merito con l'azienda".

















