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Attualità | 30 settembre 2025, 15:12

Il Viaggio di Pace di un cuneese in Ucraina

Pietro Carluzzo giovane insegnante e rappresentante cuneese nelle Acli Nazionali in partenza per l’Ucraina. Il “Viaggio del Giubileo della Speranza” organizzato dal MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta vedrà tra i protagonisti due cuneesi. Pietro ci racconterà da vicino la sua esperienza.

Pietro Carluzzo, il giovane insegnante in partenza per l'Ucraina

Pietro Carluzzo, il giovane insegnante in partenza per l'Ucraina

Pietro Carluzzo, insegnante 32enne dell’IIS Giolitti-Bellisario di Mondovì, partirà domani, mercoledì 1 ottobre, per l’Ucraina insieme alla nutrita delegazione del “Giubileo della Speranza” per un viaggio organizzato dal MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. https://projectmean.it/giubileo-in-ucraina/

Si aggregherà ad altre 110 persone, provenienti da tutta Italia, tra cui famiglie, sindaci, associazioni e movimenti, per un viaggio con mete Kyiv e Kharkiv. L’evento unisce preghiera, cultura e incontri con la società civile, per nutrire relazioni e costruire legami di pace dal basso.

Con Pietro ci sarà un altro cuneese, Alberto Ubezio, presidente della Casa di Quartiere Donatello, anche lui membro delle Acli.

Pietro Carluzzo insegna storia e filosofia e fa parte della presidenza delle Acli di Cuneo guidate dal presidente Elio Lingua. È anche uno dei delegati cuneesi nel consiglio delle Acli Nazionali. Da sempre ha profuso molte energie nell’impegno sociale e ha intrapreso questo viaggio, che si svilupperà nel periodo 1-5 ottobre, con motivazioni profonde e meditate.

Oggi la partenza in aereo per la Polonia, domani trasferimento via terra in Ucraina.

Pietro seguirà per noi gli eventi e ci racconterà, come in un diario, la sua esperienza. Ecco il suo primo contributo.

“Oggi parto per l’Ucraina. Dentro di me c’è un misto di emozioni: l’attesa, la paura, ma soprattutto la speranza. Andrò fino a domenica insieme a 117 persone provenienti da tutta Italia, con il Viaggio del Giubileo della Speranza organizzato dal MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.

Non parto come turista, né come semplice osservatore. Vado con l’intento di raccogliere le voci di chi non viene ascoltato, di portare un segno di pace e di offrire aiuto concreto a chi vive ogni giorno le ferite della guerra. So che sarà difficile guardare negli occhi chi ha perso tutto, ma sento che sia doveroso farlo: per restituire dignità, per non permettere che il silenzio cancelli la sofferenza.

In questo viaggio sarò rappresentante delle ACLI nazionali e provinciali, un ruolo che vivo con gratitudine e responsabilità. Accanto a me ci sarà Alberto Ubezio, presidente della Casa di Quartiere Donatello e membro delle ACLI. Non saremo soli: anche a livello nazionale, l’associazione porterà una rappresentanza importante, segno che le ACLI credono davvero in un impegno di pace vissuto fino in fondo.

Partire per l’Ucraina non significa solo attraversare una frontiera geografica: significa varcare un confine interiore, lasciarsi toccare da storie che cambiano il cuore. Io porterò con me il desiderio di trasformare la memoria di questo viaggio in testimonianza viva, affinché ciò che vedrò e ascolterò non resti chiuso in me, ma diventi voce collettiva, richiesta di pace, invito a non voltarsi dall’altra parte”.

Buon viaggio!

Silvano Bertaina

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