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Attualità | 01 settembre 2025, 12:41

Ad Alba il corso europeo di alta formazione in anatomia radiologica, chirurgica e patologica del distretto testa-collo

Alla Fondazione Ferrero l'iniziativa promossa dalla European Head and Neck Society col contributo di Fondazione Crc e Fondazione Banca d'Alba

Da sinistra Icardi, Cappello, Gatto, Ceretto, Cazzullo e Succo

Da sinistra Icardi, Cappello, Gatto, Ceretto, Cazzullo e Succo

E’ iniziato oggi, 1° settembre, presso la Fondazione Ferrero di Alba, il corso europeo di alta formazione "Radiological vs Surgical vs Pathological Anatomy: the first EHNS Academy", promosso dalla European Head and Neck Society (Ehns), con il patrocinio di AIOCC, AUORL, SIAPEC-IAP, SIRM e dell'Università degli Studi di Torino, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione Banca d'Alba, con il supporto di Fondazione Ferrero, ASL CN2 e Fondazione Ospedale Alba-Bra. Il corso proseguirà fino al 6 settembre.

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti: Alberto Cirio - presidente Regione Piemonte, Luigi Icardi - presidente IV Commissione Sanità Regione Piemonte, Silvia Novello - vice direttrice della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, Paola Malvasio - direttrice generale ASL CN2, Alberto Gatto - sindaco di Alba, Ettore Bologna - responsabile Attività Mediche e Socio-Assistenziali di Fondazione Ferrero, Francesco Cappello - vicepresidente Fondazione CRC, Enzo Cazzullo - direttore generale Banca d’Alba, Bruno Ceretto - presidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra. Hanno presentato il corso Giovanni Succo (nella foto in basso), Roberto Maroldi, Alessandro Vercelli, Patrizia Morbini.

L’iniziativa, a cadenza biennale, rappresenta un’esperienza didattica inedita nel panorama della formazione medica europea, dedicata allo studio comparativo, in modalità immersiva e tridimensionale, dell’anatomia radiologica, chirurgica e patologica del distretto testa-collo. Si tratta di un percorso il cui obiettivo è quello di abituare la mente dei giovani specialisti a ricostruire artificialmente ciò che presto le tecnologie renderanno possibile: approcci terapeutici guidati dalla realtà aumentata e dall’integrazione delle immagini radiologiche direttamente nella visione chirurgica, per creare veri e propri corridoi virtuali che permetteranno interventi sempre meno invasivi.

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