Dal consigliere regionale Pd Mauro Calderoni riceviamo questo intervento di replica e puntualizzazione a margine della questione Gal Terre Occitane:
Leggo con stupore e sincera amarezza il tentativo, tanto maldestro quanto scorretto, di tirarmi dentro una vicenda – quella del rinnovo degli organi del GAL Terre Occitane – a cui sono del tutto estraneo.
Non partecipo a questa discussione, non ho espresso alcuna preferenza e soprattutto non ho alcun ruolo nel processo decisionale delle Unioni montane. Quel che però mi colpisce, e su cui non posso tacere, è la leggerezza con cui alcuni amministratori locali sembrano pronti a sacrificare anni di lavoro e di strategia territoriale condivisa sull’altare di una battaglia tutta interna ad una ristretta area, che nulla ha a che fare con l’interesse generale delle vallate.
Minacciare la tenuta e la coesione di Terres Monviso – un progetto che ha portato milioni di euro sul nostro territorio e che ci è invidiato a livello regionale e nazionale – per una questione di nomine, significa mettere in discussione un modello virtuoso di collaborazione transfrontaliera. È una responsabilità politica e amministrativa molto grave.
Le Valli, lo voglio ribadire con chiarezza, per me sono sovrane. Hanno sempre scelto autonomamente i propri rappresentanti e hanno tutto il diritto di farlo anche stavolta. Ma proprio per rispetto della loro autonomia, sarebbe auspicabile che tutti i livelli istituzionali si astengano da pressioni e interferenze.
Se vogliamo davvero sgomberare il campo dall’ipocrisia di certe pratiche, partiamo da un principio chiaro: chi ha i numeri governi. Se non riesce a governare, almeno comandi. Ma con trasparenza e nell’interesse della comunità, non per assecondare piccoli rancori o calcoli politici.
Mauro Calderoni