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Attualità | 15 maggio 2025, 07:20

15 maggio: la Giornata internazionale della Famiglia raccontata con un libro

Per l’occasione, il Caffè letterario di Bra ci mette tra le mani “I Moosbrugger” di Monika Helfer

Disegno di Manuela Fissore

Disegno di Manuela Fissore

Famiglie caotiche di strali e ripicche oppure confusionarie, ma grondanti di cuore. Strette o divise da legami di sangue o semplicemente unite da un sentire che non ha dna da certificare. Disfunzionali o allegramente eccentriche. Per la Giornata internazionale della Famiglia che si celebra il 15 maggio, il Caffè letterario di Bra ci mette tra le mani il libro di Monika Helfer: “I Moosbrugger” (Keller).

Una famiglia inusuale, che scopre piano le sue radici. Un viaggio narrato in prima persona dall’autrice alla ricerca della storia della sua famiglia. I Moosbrugger prendono vita attraverso il racconto, ora fedele, ora immaginato di zia Kathe, 94 anni l’unica sopravvissuta di quel manipolo di sette figli di Maria e Josef, nonni della Helfer e genitori di Margarethe, sua madre.

Non è un viaggio lungo nel tempo e nello spazio, siamo agli inizi del Novecento, in un’impervia valle austriaca, vicino al Tirolo. I Moosbrugger sono poveri, vivono abbarbicati sulla montagna, lontani da tutto e da tutti. In paese li chiamano gli Emarginati. Non sono come gli altri. Maria è bellissima, fa gola a tutti gli uomini, il sindaco, il postino, i commercianti del mercato. Giuseppe è alto, prestante, elegante nel suo unico abito. Vanno in paese separati, non si guardano. Ma noi sappiamo dei loro abbracci infuocati e delle notti in cui si addormentano stremati.

I pettegolezzi si sprecano, sono sempre sulla bocca di tutti. Soprattutto quando Josef parte per la guerra nel 1914 e Maria resta sola con quattro figli. Come trovare cibo, come mandare a scuola i figli, resistere alle invidie della gente, è stata l’avventura di tante donne sole durante la guerra.

Nel racconto di Maria non c’è mai disperazione, non c’è ansia. Anche quando resta incinta, e contando tutte le (poche) licenze di Josef, i conti non tornano, in paese i conti li hanno già fatti. Nascerà Margarethe, la madre dell’autrice e Josef non le rivolgerà mai la parola. Ci vorranno altri due figli per calmare i suoi dubbi.

Un dramma famigliare che nei racconti di zia Kathe diventa una commedia degli equivoci. Il ritmo spedito e irridente del linguaggio ci trascina dentro un tempo in cui si possedevano poche cose, ma si aveva tanto da raccontare.

Tutto sulla Giornata della famiglia che si celebra il 15 maggio

In un mondo che cambia velocemente, c’è una costante che rimane solida: la famiglia. Ogni anno, il 15 maggio, il mondo celebra la Giornata Internazionale della Famiglia, istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con risoluzione A/RES/47/237.

Una ricorrenza fondamentale per diffondere una maggiore consapevolezza a livello globale in merito ai processi sociali, economici e demografici che coinvolgono le famiglie di tutto il mondo. Una giornata ancora più importante di questi tempi, con il fenomeno della crescente denatalità che preoccupa soprattutto il nostro Paese.

Utile per riflettere sull’importanza dei legami familiari e per celebrare il nucleo che tiene insieme le nostre vite. È il primo ambiente in cui entriamo, il luogo in cui apprendiamo i valori fondamentali, sviluppiamo le nostre prime relazioni e riceviamo il sostegno necessario per affrontare le sfide della vita. È il calore di una casa, la risata condivisa a tavola, il conforto in momenti di difficoltà.

«Alle istituzioni compete la responsabilità di attuare politiche attive che permettano alle giovani coppie di realizzare il loro progetto di vita, superando le difficoltà di carattere materiale e di accesso ai servizi che rendono ardua la strada della genitorialità», le parole del presidente Sergio Mattarella che aggiunge: «Si tratta di una puntuale prescrizione della Costituzione che all’articolo 31 richiama la Repubblica ad agevolare con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi con particolare riguardo alle famiglie numerose. Proteggendo la maternità, l’infanzia, la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo».

Ogni famiglia è unica, con le proprie tradizioni, gioie e sfide. Alcune famiglie si estendono oltre i confini del sangue, abbracciando amici stretti o comunità di sostegno. Altre famiglie affrontano difficoltà e lottano per restare unite. Indipendentemente dalla forma che prende, la famiglia è un faro di amore e solidarietà.

Silvia Gullino

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