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Economia | 13 maggio 2025, 11:25

Chi è Angelo Mastrolia: una storia di acquisizioni dietro il gruppo interessato allo stabilimento Diageo

Nel 2008 rilevò la Giglio dal crack Parmalat per il prezzo simbolico di un euro. A maggio 2024 l’acquisto dell’inglese Princes Limited per 830 milioni di euro. Un’operazione premiata dalla Borsa: quotazione a +175% nell'ultimo anno

L'industriale campano Angelo Mastrolia

L'industriale campano Angelo Mastrolia

"Un primario player multinazionale", forte di "un portafoglio di oltre 30 marchi storici (…)", leader in categorie "tra cui pasta e prodotti da forno, latticini, pesce e alimenti in scatola, oli alimentari, piatti pronti e prodotti speciali come alimenti per la nutrizione infantile e per il benessere", che serve 30mila clienti grazie ai quali nel 2024 ha generato ricavi per 2,8 miliardi di euro, con una forza lavoro di 8.000 dipendenti e 31 stabilimenti in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Polonia e Mauritius.

Si definisce in questi termini Newlat Food Spa, gruppo quotato sul segmento Star di Borsa Italiana che dopo un’importante acquisizione effettuata lo scorso anno nel Regno Unito si appresta a cambiare la propria denominazione in NewPrinces Spa  e che, tramite una nota diffusa questa mattina ha confermato quanto reso noto ieri, lunedì, al tavolo aperto presso il Ministero per il Made in Italy: ovvero di aver siglato "un accordo di esclusiva finalizzato all’acquisizione dello stabilimento produttivo Diageo Operations Italy Spa di Santa Vittoria d’Alba".

"La Potenziale Operazione – si legge nella nota – consentirebbe a Newlat Food di completare e consolidare la propria offerta nel segmento delle bevande, un settore in cui il Gruppo genera già oltre 350 milioni di euro di ricavi nel Regno Unito. Lo stabilimento oggetto dell’Accordo vanta un’esperienza consolidata nella produzione di un’ampia gamma di bevande alcoliche, prodotti ready-to-drink, nonché soluzioni a basso o nullo contenuto alcolico. Newlat Food comunicherà tempestivamente al mercato l’esito definitivo dell’operazione, in linea con gli obblighi di disclosure previsti dalla legge applicabile". 

DALLE CENERI DI PARMALAT

Sede a Reggio Emilia, la società è controllata da Newlat Group Sa, società anonima con sede nel comune svizzero di Paradiso, nel Canton Ticino. Il presidente è Angelo Mastrolia, imprenditore classe 1964 originario di Campagna, in provincia di Salerno. Industriale che dopo gli studi in giurisprudenza a Salerno si è dapprima impegnato nella gestione dell’attività casearia di famiglia, la Piana del Sele Latteria Spa.

Dopo "una parentesi imprenditoriale nei settori dei leasing, degli investimenti immobiliari e industriali e nella fornitura di arredi per imbarcazioni di lusso – si legge nel suo profilo –, a partire dal 2004, attraverso la società Tmt Finance Sa, ha iniziato un articolato percorso di acquisizioni nel settore del food & beverage".

La sua attenzione si è rivolta prima alla società Industrie Alimentari Molisane Srl, produttrice delle pasta a marchio Guacci, alla Pezzullo di Eboli (rilevata da Nestlè) e alla Corticella.

Nel 2008 l’acquisizione di Newlat Spa, la società erede della storica cooperativa reggiana Giglio che nel 1993 il patron di Parmalat Calisto Tanzi aveva salvato da una situazione di fortissimo indebitamento finanziario acquistandola per 66 miliardi di lire e che il liquidatore del gruppo di Collechio Enrico Bondi cederà a Mastrolia per il valore simbolico di un euro.

CENTRALE DEL LATTA D’ITALIA

Oggi affiancato ai vertici della società dai figli Giuseppe e Benedetta – il primo è amministratore delegato di NewLat Group Spa insieme a Stefano Cometto, quest’ultimo nel ruolo di ad dal 2017, la seconda è consigliera di amministrazione –, Mastrolia ha proseguito nella sua crescita acquisendo i marchi Birkel e Drei Glocken, nel 2019 la società Delverde, nel 2020 di Centrale del Latte d’Italia Spa (ne fa parte la Centrale del Latte di Torino), nel 2021 della società inglese Symington’s Ltd e nel 2022 la EM Foods Sas,  società francese leader nella produzione di miscele da forno e dessert.

SHOPPING NEL REGNO UNITO

Un anno fa, a fine maggio 2024, il nuovo importante passo compiuto con l’acquisizione di Princes Limited, storico gruppo alimentare con sede nel Regno Unito, fondato a Liverpool nel 1880, di proprietà di Mitsubishi Corporation. Una società specializzata nel settore dei cibi in scatola (pesce, frutta), succhi di frutta, conserve di pomodoro e olio, acquisita con un esborso di 700 milioni di sterline (oggi 831 milioni di euro), "650 in contanti – riportavano le cronache finanziarie – , di cui 300 attraverso un prestito e 50 milioni in cambio azionario per permettere a Mitsubishi di entrare come socio nella controllante" NewLat Food, che intanto ha deciso di mutare la propria denominazione in New Princes Group.

LA CORSA DEL TITOLO IN BORSA

Lo scorso 27 maggio, all’indomani dell’operazione, il titolo della società apriva "in corsa" le proprie quotazioni, con un +8% a 6,85 euro per 301 milioni di capitalizzazione", scriveva "Milano Finanza". Due mesi dopo le sue azioni valevano 13 euro, oggi sono sopra quota 17.

"L’operazione – riportava lo stesso quotidiano – sarà finanziata attraverso la liquidità disponibile della società, il finanziamento soci (200 milioni) e un prestito di 300 milioni che sarà erogato da un pool di banche internazionali guidato da Unicredit e Bnl Bnp Paribas (Global Coordinator e Bookrunner). Il pool comprende anche Rabobank, Commerzbank, Banco Bpm e Bper Banca (…). Con l’acquisizione di Princes, Newlat Food raggiungerà un fatturato consolidato di circa 3 miliardi di euro e «una forte posizione in nuove categorie nel mercato britannico», scrive la società che ora, sottolinea, diventa il primo gruppo alimentare quotato su Euronext Milan.
Nello specifico, i dati consolidati pro-forma combinati di Newlat Food indicano un fatturato di 2,8 miliardi di euro, un ebitda adjusted di 188 milioni e un utile netto adjusted di 31,44 milioni".

Ezio Massucco

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