Il Comune di Alba e l’autore Davide Sandalo, presentano venerdì 9 maggio alle ore 18, in Comune presso la prestigiosa Sala della Resistenza, il libro biografico su Romano Vola, storico sindaco di Bergolo, e da sempre associato alla leggendaria manifestazione del Cantè Magg. Il testo è intitolato Almeno scrivi, vita di Romano Vola sindaco e poeta di Bergolo. Arabafenice editore.
A fare gli onori di casa, il Sindaco Alberto Gatto e l’Assessore alla Cultura Caterina Pasini. Oltre all’autore sarà presente Romano Vola. L’introduzione del libro è affidata a Mauro Carbone, in allora molto solidale con il sindaco di Bergolo nel lancio turistico del piccolo comune. Ospiti della serata Giuliano Rigo e Marco Voglino. Letture di Mimmo Galeasso. Giovanni Quaglia e Tomaso Zanoletti, invitati quali relatori, hanno dovuto rinunciare per sopraggiunti impegni.
Romano Vola classe 1942 ha deciso di raccontare la sua leggendaria vita che già da sola rappresenta uno straordinario spaccato di ciò che fu la Langa e di ciò che è la Langa oggi, nella consapevolezza che queste trasformazioni sono avvenute anche grazie a personalità come la sua. Romano Vola è stato la giovinezza in un paese di Alta Langa, l’adolescenza in Seminario, il servizio militare in Marina, il diventare uomo alla Fiat, il riprendere gli studi alle scuole serali, il frequentare la miglior intelligenza albese, il diventare Sindaco per quattro decadi, il ripensare se stesso attraverso la poesia e la narrativa. E’ stato anche un marito sfortunato ma un padre e un nonno felice. Oggi vive a Piobesi ma ha da sempre legami forti con Alba, in cui fu residente, anche nel lunghissimo tempo del suo essere Sindaco di Bergolo. A Bergolo però ebbe sempre casa, che conserva ancora oggi.
Ecco Davide Sandalo ha lavorato attorno a tutto questo, costruendo attraverso la figura di Romano Vola un grande affresco italiano, di quelli che partono dal locale per divenire globale, universale. Nella vita di Romano Vola, si aprono poi squarci che assumono contorni romanzeschi e che hanno originano una sorta di libro nel libro. È il caso del capitolo intitolato Lo zio d’America, per questa esperienza la pagina abbandona lo stile saggistico per farsi pura narrativa. E altrettanto avviene per analoghi capitoli. Il libro è introdotto da uno scritto di Romano Vola stesso. È dalla sua memoria che è nato il titolo: si tratta di una esortazione materna il cui significato si chiarisce durante la lettura. La bella introduzione è stata ripresa dall’editore per corredare aletta e quarta di copertina. L’autore Davide Sandalo è alla seconda prova con Arabafenice editore, dopo il fortunato La Granda letteratura, saggio narrativo su 12 scrittori di Langa, tanto locali quanto universali che costituiscono il nerbo della nostra letteratura novecentesca, da Beppe Fenoglio a Maria Tarditi. In passato aveva scritto su Cesare Pavese, Umberto Eco sul Futurismo e su Slow Food. Davide Sandalo abita a Barbaresco e insegna Italiano e Storia presso l’Istituto Einaudi di Alba.