La città di Fossano si è stretta nel dolore per la scomparsa di monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo emerito di Cuneo e Fossano, morto all’età di 85 anni nella notte tra sabato e domenica presso l'ospedale Santa Croce di Cuneo, dove era ricoverato da alcuni giorni. Per onorarne la memoria, il sindaco Dario Tallone ha proclamato il lutto cittadino fino a mercoledì.
"Sicuramente una perdita importante – ha dichiarato Tallone –. È stato il nostro vescovo dal 2005 al 2015. Una persona umile, vicina ai più deboli, agli anziani, ai disabili, ai bambini, e profondamente legata alla nostra comunità. Questo l’ho visto personalmente, ma lo testimoniano anche tutte le persone che l’hanno conosciuto. È una figura che Fossano perde proprio in un periodo già segnato dal lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Per questo ho ritenuto doveroso prolungare il lutto cittadino per tre giorni ancora".
L'annuncio ufficiale è stato dato dalla Diocesi di Cuneo e Fossano, che ha affidato alla preghiera il ricordo del vescovo emerito: "Oggi, domenica 27 aprile, Giuseppe Cavallotto, Vescovo emerito di Cuneo e di Fossano, è tornato alla Casa del Padre. Riconoscenti per la fedeltà nel suo ministero a servizio della Chiesa di Dio eleviamo la nostra preghiera al Signore. La Vergine Maria, Regina della Pace, conduca il nostro fratello Giuseppe all’incontro con Cristo".
Nato a Vinchio nel 1940, nell'Astigiano, monsignor Cavallotto era stato ordinato sacerdote nel 1964 nella Diocesi di Asti. Dopo aver diretto il seminario minore diocesano, aveva completato gli studi a Roma, laureandosi in Scienze dell’Educazione e ottenendo il dottorato nel 1984. Aveva ricoperto incarichi nazionali nell’Azione Cattolica e nella CEI, collaborando alla stesura del catechismo per i preadolescenti. Rettore della Pontificia Università Urbaniana nel 2004, era stato nominato vescovo delle diocesi di Cuneo e Fossano da papa Benedetto XVI nell’agosto 2005. Ordinato nella cattedrale di Fossano il 15 ottobre 2005, aveva guidato le diocesi per dieci anni, fino al 2015, anno in cui papa Francesco aveva accolto la sua rinuncia per raggiunti limiti di età.