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Attualità | 19 aprile 2025, 10:28

Sicurezza a Mondovì, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Francesca Borelli: "Operiamo con attività di prevenzione e in sinergia con tutti i presidi territoriali per i cittadini" [VIDEO]

Intensa l'attività di sensibilizzazione e informazione che l'Arma svolge sul territorio in particolare per la lotta ai furti in abitazione e contro il fenomeno delle truffe agli anziani: "Massimo lo sforzo per ridurre i reati"

Il capitano Francesca Borelli, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mondovì

Il capitano Francesca Borelli, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mondovì

Furti in abitazione e truffe agli anziani, sono questi i reati maggiormente percepiti e segnalati dai cittadini ai Carabinieri nella zona del Cebano-Monregalese dove l'Arma ha messo in atto numerose attività di prevenzione e repressione, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini e ridurre i reati il più possibile. 

Per fare il punto sulle attività e i servizi svolti dell'Arma sul territorio abbiamo incontrato il Capitano Francesca Borelli, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mondovì, che è responsabile per la sicurezza e il controllo di ben 42 comuni sul territorio. 

Mondovì e, più in generale, il Monregalese, possono definirsi territori sicuri? 

"Si tratta di un territorio molto vasto sul quale noi cerchiamo di attuare una serie di presidi di legalità attraverso le nostre undici stazioni e il nucleo operativo radiomobile della Compagnia che ha sede a Mondovì. Sono zone con un alta percezione di sicurezza e il nostro sforzo è quello di intercettare le criticità e cercare in primis di prevenire e poi reprimere reati con il nostro servizio di pronto intervento che, ricordiamo, è attivo 24 ore al giorno, sette giorni a settimana. È  chiaro che garantire criminalità zero è molto difficile, ma lo sforzo è ridurre la commissione di reati ai minimi termini e reprimerli laddove necessario". 

Quali sono i fenomeni criminali maggiormente presenti e, di conseguenza, le strategie di contrasto adottate dall'Arma?

"Il fenomeno che desta maggiore preoccupazione e allarme sociale nelle nostre zone è quello dei furti in abitazione che si concentrano e verificano soprattutto nei mesi dal cambio dell'ora in autunno, fino alle festività natalizie. In questo periodo incrementiamo i nostri servizi perlustrativi e di prevenzione, soprattutto durante le fasce tardo-pomeridiane e serali per intercettare quelle che sono vere e proprie bande che si muovono sul territorio.

In questi casi per noi è di fondamentale importanza che i cittadini segnalino qualsiasi movimento sospetto al numero di emergenza 112: chiamando in maniera tempestiva si hanno maggiori possibilità di intercettare nell'immediato eventuali macchine che si stanno muovendo nella zona, per poi lavorare  in un secondo momento su quelli che sono i modus operandi di queste bande e ricostruire gli itinerari per individuare i responsabili. 

In collaborazione con le amministrazioni locali cerchiamo di fare rete con la cittadinanza e con tutti gli enti territoriali. Da gennaio 2024, inoltre, abbiamo promosso incontri con i cittadini, in particolare nelle frazioni e nelle zone più isolate, al fine di fare collaborare in sinergia con tutti i presidi di legalità e fornire le corrette informazioni.  

È importante poi segnalare che l'Arma dei Carabinieri di Mondovì ha raggiunto risultati nella lotta ai furti: nell'inverno sono stati effettuati arresti in flagranza per furti in abitazione e in esercizi commerciali, a testimonianza di come il problema sia sentito e lo sforzo costante.

Abbiamo poi portato avanti attività e servizi preventivi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti con arresti e denunce in stato di libertà e lo sforzo è altrettanto importante per la prevenzione delle così dette "stragi del sabato sera" e delle morti sulle strade". 

Come sono i rapporti con le altre Forze dell'Ordine e di Polizia? 

"Cerchiamo di collaborare in maniera efficace con tutti i presidi di legalità del territorio: qui in particolare abbiamo la Compagnia della Guardia di Finanza, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e la Polizia locale; in particolare con quest'ultima abbiamo un rapporto quasi quotidiano e un'intensa collaborazione in particolare per l'acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza comunale, strumenti strategici per reperire informazioni su autori dei più svariati reati. Inoltre sussiste una proficua collaborazione con tutte le 42 amministrazioni del Cebano-Monregalese e le direzioni sanitarie, per i rispettivi ambiti di competenza". 

Nell'ambito della "sicurezza percepita" si sente spesso parlare di fenomeni connessi alle truffe nei confronti di anziani e delle fasce deboli e di "baby gang".  Si tratta di criticità reali nei nostri territori? Per la prevenzione e la lotta a tali fenomeni l'Arma svolge mirate campagne di sensibilizzazione?

"Più che di baby gang sul territorio Monregalese abbiamo assistito a episodi circoscritti di violenza da parte di minori ai danni di altri minori. Se in passato ci sono state delle bande, una in particolare che ha destato allarme ed è stata individuata e al momento le rispettive posizioni sono dei coinvolti sono al vaglio dell'autorità giudiziaria, oggi gli episodi cui abbiamo assistito sono riconducibili a singoli casi di violenza minorile, non possiamo parlare quindi di una "gang". Tali episodi si sono verificati soprattutto a Mondovì non perché sia una Città meno sicura, ma semplicemente perché la maggior parte delle scuole superiori insiste su questo Comune.

Ogni singolo episodio è stato individuato e gli autori sempre identificati dall'Arma locale e le rispettive persone coinvolte, deferite all'autorità giudiziaria minorile. L'Arma svolge numerose attività nelle scuole, non di repressione, ma di prevenzione, con l'obiettivo di  promuovere la cultura della legalità per creare rapporti tre e con studenti, famiglie e personale scolastico. 

Un altro aspetto da evidenziare sono, infine,  le campagne di sensibilizzazione contro il fenomeno delle truffe agli anziani. In questo caso diventa di fondamentale importanza l'attività informativa e preventiva: in stretto rapporto con il Comando Provinciale di Cuneo, che ha fortemente voluto una specifica campagna di  diffusione di questa cultura, stiamo svolgendo  attività informativa di prossimità in tutti i comuni del Monregalese e del Cebano con incontri con la popolazione, ma anche con attività 'porta a porta' e volantinaggio. È stato predisposto inoltre anche un opuscolo con informazioni utili per la prevenzione delle truffe, tradotto in dialetto piemontese.  L'appello che noi rivolgiamo non solo agli anziani, ma a tutti i cittadini, è quello di contattare sempre nell'immediato le Forze dell'Ordine".

Arianna Pronestì

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