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Cronaca | 08 novembre 2024, 16:39

Il comandante Giuseppe Santoro sulla violenza di genere: "Si può prevenire, ma la giustizia intervenga in maniera decisa"

A Castagnito un incontro sul fenomeno, tra i relatori il comandante dei militari di Alba: “Occorre segnalare, avere dei riferimenti e aiutare chi si occupa di questi problemi”

Il titolo della serata organizzata dalla Biblioteca Civica di Castagnito, giovedì 7 novembre diceva già molto: “Arginare la violenza – come conoscere i segnali premonitori e saperli gestire”.

I casi drammatici che ogni giorno vengono alla luce nelle cronache, sono forse soltanto la punta di un iceberg, l’emersione di un fenomeno molto più diffuso, difficile da debellare, incancrenito in una società, anche quella di provincia, che a volte tollera, a volte fa finta di non sapere, a volte si volta da un’altra parte.

Nella serata di Castagnito, davanti a un pubblico numeroso e attento, hanno parlato di prevenzione e repressione, di cause e possibili vie d'uscita, relatori preparati e operatori “sul campo”.

Il Capitano Giuseppe Santoro, da poco più di un anno comandante della Compagnia CC di Alba, accompagnato dalla vicecomandante della stazione di Diano d’Alba, il Maresciallo Capo Giulia Viale, specializzata nelle materie da Codice Rosso, fanno parte di chi ogni giorno si ritrova ad affrontare casi di donne in difficoltà, casi di maltrattamenti, umiliazioni o violenze domestiche.

Nonostante la giovane età, il capitano Santoro ha già una notevole esperienza rispetto a questi temi.

Fu lui a indagare per primo sul caso di Giulia Tramontano e a portare a galla la tragica verità. La ventinovenne di Senago, incinta al settimo mese, venne assassinata con ferocia dal compagno Alessandro Impagnatiello, nel maggio 2023. La sentenza di primo grado è attesa nei prossimi giorni. Il capitano Santoro durante il suo applaudito intervento, ha sottolineato sia l’importanza della prevenzione, ma soprattutto l’esigenza di una giusta repressione:

Altrimenti per le donne è difficile aver fiducia e venire da noi o rivolgersi a un Centro antiviolenza, senza la certezza di un intervento deciso della Giustizia”.

La collega Giulia Viale, conosce bene le dinamiche e le particolari articolazioni delle violenze di genere. Nel suo intervento ha specificato il tipo di lavoro che svolge l’Arma in questo settore e le difficoltà proprio di riconoscere le situazioni a rischio, presenti purtroppo anche nei piccoli centri:

 “A volte anche l’isolamento, non avere un vicino di casa a cui chiedere un aiuto immediato può essere un problema per chi vive lontano dai centri abitati. Per noi sono molto importanti le segnalazioni di chi è a conoscenza, magari per via indiretta, di abusi o maltrattamenti in famiglia”.

La stessa collaborazione dei cittadini di cui ha parlato la dottoressa Mariella Faraco, Ispettore della Questura di Cuneo per la tutela dei diritti antiviolenza, che ha delineato molto chiaramente il quadro legislativo nel quale si muovono le Forze dell’Ordine:

L’ammonimento contro atti persecutori, introdotto dalla legge nel 2009, è stato un notevole passo avanti. Nel 2023 il 70% delle richieste di ammonimento si sono risolte prima di un procedimento giudiziario e in provincia di Cuneo le richieste di ammonimento sono arrivate a 50 casi. Anche la Legge Roccella e il potenziamento delle misure cautelari, fino al braccialetto elettronico, ci aiutano nell’attività preventiva, per evitare che si arrivi a situazioni drammatiche e irreversibili”.

Di prevenzione e di opportunità per le vittime di uscir fuori da spirali di violenza, hanno parlato Laura Vaschetto, volontaria dell’associazione 'Mai + sole' attiva fin dal 2007 sul nostro territorio e l’assistente sociale del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe Roero Sheila Marchisio.

Entrambe evidenziano che le possibilità per essere aiutate ci sono:

Esiste un numero nazionale antiviolenza e stalking che è il 1522 e naturalmente il numero unico per le emergenze 112, a cui ci si può rivolgere. L’associazione Mai + Sole ha reperibilità 24h ai numeri 335 17 01 008 e 331 68 93 684. In più ci sono gli sportelli del Servizio Sociale Intercomunale allo 0172/420711 ambito di Bra, del Consorzio Socio assistenziale 0173/363676 e dei consultori di Bra 0172/420406 e Alba 0173/316145, a cui rivolgersi per appuntamenti e trovare personale esperto e formato. È indispensabile garantire protezione e accoglienza alle donne, a volte molto giovani o con figli, che vivono in situazioni di abusi, di qualsiasi tipo e dare loro la speranza di essere accompagnate in percorsi supportati. A volte un compagno che esercita un eccessivo controllo sulle relazioni esterne, sull’utilizzo del telefono o dei Social, può essere un campanello d’allarme”.

Il dottor Marco Bertoluzzo, criminologo e direttore del Consorzio Socio Assistenziale di Alba Langhe e Roero, durante il suo intervento ha sottolineato:

La violenza è sempre una scelta e molto spesso arriva da lontano, dai vissuti precedenti e volte da culture che hanno considerazioni diverse del ruolo delle donne. Noi possiamo agire con buone prospettive sulle nuove generazioni e dobbiamo aiutarle a crescere in un mondo con più educazione e rispetto

Alla serata, moderata dall’educatore professionale Valentino Merlo, erano presenti anche il sindaco di Castagnito Giulio Cortese e la referente della biblioteca Civica Wilma Cassinelli, che ha ideato e predisposto la serie di incontri “Conoscere per comprendere”.

Il prossimo appuntamento è per giovedì 14 novembre, alle ore 21, sempre nel Teatro in via Allerino 1, con il tema “Famiglie con disabilità” e la partecipazione della dottoressa Elena Cauda psicologa del Centro Clinico Aquilone. Per info: 331 52 32 485.

Silvano Bertaina

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