Grande festa a Bra in onore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. La celebrazione si è tenuta il 30 aprile, giorno della memoria liturgica in cui tutta la Piccola Casa della Divina Provvidenza presente nel mondo ha ricordato anche il 90° anniversario della canonizzazione del Santo che papa Pio XI definì «Gigante del bene».
La Santa Messa è stata presieduta da monsignor Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, dove il 4 maggio 1786 venne battezzato il piccolo Giuseppe Agostino Benedetto.
Hanno concelebrato molti sacerdoti del territorio braidese, tra i quali il parroco di Sant’Andrea, don Gilberto Garrone, che ha salutato l’assemblea, portando l’esempio di generosità del Cottolengo, perché «La fragilità umana non è una minaccia, ma una ferita che va curata con l’amore».
Presenti anche il sindaco di Bra, Gianni Fogliato e colleghi della Giunta comunale, insieme alle suore cottolenghine, ai volontari dell’Oftal e alle Confraternite dei Battuti Bianchi e dei Battuti Neri.
Nell’omelia, monsignor Cerrato ha invitato a seguire le orme del Cottolengo, mettendo «Gesù al centro della vita», perché, come diceva San Francesco di Sales, «I Santi sono un Vangelo cantato». Infine, ha esaltato la figura del Cottolengo attraverso citazioni che si riassumono nel motto: «Caritas Christi Urget Nos».