Si sciolgono le riserve sulla candidatura di Enrica Ponte a primo cittadino di Priocca, comune di poco più di 2000 abitanti a 15 km da Alba e al confine con la provincia di Asti.
Potrebbe essere lei dunque a mettersi in gioco alle prossime elezioni di giugno?
Si, potrei… sto cercando di creare una squadra, la fatidica “lista”, cosa non semplice. Ho in mente una serie di persone che sono certa potranno essere dei buoni amministratori, che tanto fanno già e potranno fare per Priocca, con i quali spero di riuscire a gestire al meglio la macchina pubblica e il Comune, il nostro bel paese.
Sappiamo che lei ha già una buona conoscenza di come funziona una “macchina comunale”.
Sono in amministrazione dal 2019, con la carica di vicesindaco. Dal 2009 lavoro nella pubblica amministrazione come impiegata ai servizi demografici, con una interruzione dal 2011 al 2014 perché impiegata in Consiglio Regionale nella segreteria di un gruppo consiliare.
Conosce bene Priocca?
Vivo a Priocca da sempre, sono praticamente “nata dietro un bancone” per via dell’attività in centro paese dei miei genitori, che sia io che mia sorella Angela supportiamo da quando siamo adolescenti.
Perché ha pensato alla candidatura?
In questi 5 anni, nonostante il Covid, ho seguito parecchi progetti che mi piacerebbe portare avanti; con il lavoro nella pubblica amministrazione da subito ho sentito forte il senso civico del mio impiego, il servizio che rendiamo ai cittadini, la necessità di fare funzionare la macchina amministrativa come enti gestori di servizi dallo Stato. Certo, con non poche difficoltà: la carenza di risorse economiche e di personale, i frequenti cambiamenti di leggi e normative, casi diversi e risposte chiare e risolutive da dare al cittadino. Fondamentali sono la forte collaborazione tra colleghi e tra amministratori e la continua formazione che si è tenuti a fare per essere al passo con i tempi.
Com’è stata l’esperienza a fianco di un sindaco esperto come Marco Perosino?
Nel 2019 Marco Perosino mi ha voluta in amministrazione e il buon risultato elettorale mi ha dato la possibilità di essere nominata suo vice. Da lui ho imparato tantissimo, lezioni importanti di vita amministrativa, ma anche quotidiana, di rispetto e comprensione delle singole persone e dei singoli casi, davvero un maestro. In amministrazione ho avuto la possibilità di seguire tante cose: progetti legati ai giovani, il socio assistenziale, la scuola, gli eventi del paese. E poi bandi e finanziamenti, progetti di associazioni, il volontariato. Ho frequentato corsi di specializzazione e di formazione e faccio parte del comitato provinciale ANUSCA (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe), ente riconosciuto dal Ministero dell’Interno.
È consapevole dunque che fare il sindaco è un impegno non da poco …
Certo che nell’ottica della candidatura a sindaco e della eventuale amministrazione del paese dovrò rivedere i miei orari lavorativi e l’organizzazione degli stessi, ma credo nel gioco di squadra, anche come valore, e non è solo retorica: ho un grande senso di rispetto per ogni associazione e forma di volontariato che credo funzioni solo perché le persone sono unite e coese, con una grande equilibrio in termini di organizzazione e collaborazione. E questo vale anche nel gruppo degli amministratori: per Priocca, per le nostre comunità, per il nostro bel territorio che è da valorizzare, sempre da reinventare e da costruire per essere al passo con i tempi, competitivo, accattivante. Ma bisogna lavorare tanto e nessun risultato è facile e scontato.