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Attualità | 16 marzo 2024, 07:01

Tangenziale di Alba: in attesa dell’autostrada la Provincia si impegnerà per sistemarne l’asfalto

Le piogge dei giorni scorsi causa della formazione di numerose nuove buche e crateri. Ancora da sistemare la partita del reliquato di Vaccheria

Tangenziale di Alba: in attesa dell’autostrada la Provincia si impegnerà per sistemarne l’asfalto

La tangenziale albese può attendere i lunghi tempi previsti dal progetto di adeguamento propedeutico alla sua incorporazione nel percorso dell’autostrada Asti-Cuneo? E’ quanto si è chiesto il Comune di Alba insieme alla Provincia di Cuneo, enti che nei giorni scorsi hanno affrontato il tema della manutenzione dell’arteria in occasione del sopralluogo effettuato insieme ai rispettivi tecnici per la definizione del progetto sul terzo ponte. 

L’esigenza di interrogarsi sulle urgenze manutentive della "quattro corsie" si è riproposta nella sua impellenza in occasione delle recenti, intense piogge cadute anche sull’Albese. Precipitazioni che, come già in passato, hanno messo alla prova la tenuta del manto d’asfalto, provocando in alcuni tratti la formazione di una moltitudine di buche e crateri, presto oggetto di comprensibili polemiche per la loro pericolosità e i danni di cui possono essere responsabili.

A darne conto l’assessore albese Massimo Reggio, nel corso dell’incontro che nella giornata di mercoledì ha visto la presentazione del vademecum realizzato per illustrare la futura entrata in funzione del sistema di pedaggi free flow.

"In questi giorni – ha spiegato – ci siamo incontrati con la Provincia sulla questione dei lavori da fare sulla tangenziale anche alla luce dello slittamento dei tempi attesi per l’adeguamento della tratta: slittamento dovuto alla richiesta, da parte del Ministero delle Infrastrutture, di assoggettare il progetto all’ottenimento di una Valutazione di Impatto Ambientale, inizialmente non prevista. E’ evidente che, nelle more dei tempi di approvazione del progetto, la Provincia non possa impegnarsi in un una completa riasfaltatura dell’intera tratta, perché si tratterebbe di un’opera troppo costosa, ma si è condivisa l’idea che l’ente possa impegnarsi in un programma di manutenzioni e ripristini diffusi, tali da consentire l’utilizzo dell’arteria in un contesto di sicurezza, evitando i rischi connessi alla precarietà dei rattoppi ora effettuati in molti punti. Così come Anas sta già facendo, con gli interventi in corso in questi giorni nella parte di propria competenza, la Provincia farà altrettanto".

Nell’attesa di verificare tale impegno, un altro fronte della viabilità locale sul quale Provincia e Comuni dovranno proseguire a lavorare è quello che riguarda il futuro del reliquato stradale ancora presente tra Vaccheria di Guarene e Baraccone di Castagnito, là dove terminava il primo tracciato della stessa tangenziale albese

L’incontro albese di mercoledì ha portato a chiarire che la futura gratuità della superstrada verrà mantenuta anche mediante la trasformazione a doppio senso di marcia della "complanare" che ormai da anni affianca il percorso dell’autostrada sino a località Baraccone. 

Tramite questa soluzione viene definitivamente superata l’ipotesi di rimettere in pristino almeno parzialmente l’antico tracciato finale della quattro corsie. Che ne sarà quindi di quelle centinaia di metri di asfalto ancora da rimuovere e oggi in condizioni di profondo degrado nelle campagne di Vaccheria? 

"Il tema del reliquato e della sua rimozione è stato avanzato dai sindaci e ricorre in tutti i documenti della conferenza dei servizi", hanno spiegato durante l’incontro l’assessore albese Massimo Reggio insieme al sindaco di Guarene Simone Manzone, che ha poi proseguito: "Il nostro primo desiderio è quello di arrivare a una sistemazione di quella partita. Il nostro Comune lo aveva rimesso a disposizione nell’eventualità potesse servire per un collegamento con l’autostrada. Superata quell’opzione, si sono aperte due possibilità: quella di una sua rimozione da parte del Demanio, che oggi ne è proprietario. Oppure quella di un riutilizzo, certo recuperandolo dal degrado odierno. La soluzione ottimale sarebbe probabilmente quella di un ritorno al piano di campagna e un suo impiego come parte della futura pista ciclabile Alba-Canelli. Ma ci vogliono risorse anche importanti. Ci stiamo lavorando. quello che è certo è che non ci siamo dimenticati di quello spazio". 

Ezio Massucco

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