Stanziati dalla Regione 26 milioni di euro a favore di 176 Comuni cuneesi per progetti di sviluppo e coesione: con una delibera approvata dalla Giunta, la Regione mette a disposizione complessivamente 105 milioni di euro per la valorizzazione di 805 Comuni piemontesi, suddivisi in 24 aree omogenee, attraverso il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
C'è tempo sino al 31 maggio per chiedere i contributi
Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 31 maggio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro.
Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.
Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna Area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.
Nelle prossime settimane, il presidente Cirio e gli assessori regionali inizieranno un tour per incontrare i sindaci delle aree omogenee interessate e per illustrare loro il funzionamento della misura, tempistiche e modalità di presentazione dei progetti.
Le aree omogenee cuneesi
Le aree omogenee che coinvolgono Comuni della Granda sono le seguenti:
- Area Alta Valle Tanaro e Cebano (2,2 milioni per 25 comuni cuneesi)
Alto, Bagnasco, Battifollo, Briga Alta, Caprauna, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Garessio, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Montezemolo, Nucetto, Ormea, Paroldo, Perlo, Priero, Priola, Roascio, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Scagnello, Torresina, Viola.
- Area Monregalese (4,1 milioni per 29 comuni cuneesi)
Bastia Mondovì, Briaglia, Carrù, Castelletto Stura, Chiusa di Pesio, Cigliè, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Monasterolo Casotto, Montaldo di Mondovì, Montanera, Morozzo, Niella Tanaro, Pamparato, Pianfei, Piozzo, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca de' Baldi, Roccaforte Mondovì, San Michele Mondovì, Sant'Albano Stura, Torre Mondovì, Trinità, Vicoforte, Villanova Mondovì.
- Area Pianura cuneese (3,5 milioni per 20 comuni cuneesi)
Bene Vagienna, Cardè, Casalgrasso, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Cervere, Cherasco, Faule, Lequio Tanaro, Marene, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Murello, Narzole, Polonghera, Ruffia, Salmour, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Villanova Solaro.
- Area Roero (2,6 milioni per 15 comuni cuneesi)
Baldissero d'Alba, Canale, Castellinaldo d'Alba, Ceresole Alba, Corneliano d'Alba, Govone, Montà, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d'Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d'Alba, Santo Stefano Roero, Sommariva Perno.
- Area Terra di Langa (2,6 milioni per 37 comuni cuneesi)
Albaretto della Torre, Arguello, Barolo, Belvedere Langhe, Benevello, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Castiglione Falletto, Cerretto Langhe, Cissone, Clavesana, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Grinzane Cavour, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Monchiero, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Niella Belbo, Novello, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Verduno.
- Area Terre del Monviso (2,8 milioni per 23 comuni cuneesi)
Bellino, Brondello, Brossasco, Casteldelfino, Crissolo, Envie, Frassino, Gambasca, Isasca, Martiniana Po, Melle, Oncino, Ostana, Paesana, Pagno, Piasco, Pontechianale, Revello, Rifreddo, Rossana, Sampeyre, Sanfront, Venasca.
- Area Valle Stura (2,7 milioni per 17 comuni cuneesi)
Aisone, Argentera, Demonte, Entracque, Gaiola, Limone Piemonte, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roaschia, Robilante, Roccasparvera, Sambuco, Valdieri, Valloriate, Vernante, Vinadio.
- Area Terre di Langa e Monferrato (5 milioni per 10 cuneesi)
Barbaresco, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango (Cuneo), Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo, Treiso, Trezzo Tinella.
Cirio e Icardi: "Sempre concentrati sulle necessità dei territori"
«Mettiamo in campo 26 milioni di euro per consentire a 176 amministrazioni comunali della provincia di Cuneo di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività - spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - . Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 Comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 Comuni attraverso il Programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 Comuni».
«Grazie a queste risorse - aggiunge l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi - la provincia di Cuneo avrà ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e il welfare. Il Fondo sviluppo e coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione».