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Attualità | 08 novembre 2023, 19:45

Nuovo direttore in arrivo per il carcere di Alba. Delmastro e Ciaburro: "Promessa mantenuta"

Il 20 novembre l'insediamento al Montalto del dottor Nicola Pangallo, tra i 57 dirigenti assunti dal Ministero della Giustizia per assicurare un titolare in ogni sede penitenziaria

Nel gennaio scorso la visita dell'esponente di Fratelli d'Italia al carcere di Alba

Nel gennaio scorso la visita dell'esponente di Fratelli d'Italia al carcere di Alba

Un nuovo direttore prenderà presto servizio presso la Casa di Reclusione di Alba. L'annunzio dell'insediamento del dottor Nicola Pangallo, in arrivo al "Montalto" il prossimo 20 novembre, arriva dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro“Il Governo Meloni realizza un traguardo epocale: mai più istituti penitenziari senza direttore per garantire sicurezza e legalità negli istituti e garantire le migliori condizioni di lavoro a uomini e donne della Polizia Penitenziaria”.

L'assegnazione alla sede albese di un nuovo titolare è conseguenza dell'assunzione di 57 nuovi dirigenti penitenziari, finalizzata ad "archiviare definitivamente la infausta stagione dei direttori ad interim, che ha incrinato la catena del comando con risvolti negativi per la sicurezza", si legge ancora in una nota firmata dal sottosegretario e dalla deputata cuneese di Fratelli d'Italia Monica Ciaburro.

La vicepresidente della commissione Difesa della Camera aggiunge: “Al dottor Pangallo formulo le mie congratulazioni e un augurio affinché svolga il suo dovere nel migliore dei modi, garantendo sicurezza e legalità nell’Istituto di Alba, collaborando strettamente con il locale corpo di Polizia Penitenziaria. Un ringraziamento al sottosegretario Delmastro, che ha sempre assicurato che il Governo avrebbe garantito un direttore titolare per ogni istituto penitenziario d’Italia. Possiamo con orgoglio e come maggioranza di governo dire: promessa mantenuta anche ad Alba. Continuerò, al fianco del sottosegretario Delmastro, a lavorare per riportare sicurezza e legalità in carcere e per assicurare alla Polizia Penitenziaria le migliori condizioni di lavoro, convinta che difendere la Polizia Penitenziaria non solo significhi difendere la sicurezza dei nostri istituti, ma anche e indirettamente il miglior trattamento dei detenuti stessi”.

Redazione

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