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Attualità | 26 luglio 2023, 14:26

A Verduno attiva anche la chirurgia plastica e ricostruttiva: la nuova struttura affidata al dottor Fausto Cella

Il chirurgo ligure, per molti anni in servizio al "Santa Croce", arriva a arricchire il ventaglio di specialità chirurgiche offerte all’utenza del giovane ospedale langarolo, che ha ora i numeri per il riconoscimento di "breast unit" da parte della Regione

Il dottor Fausto Cella, al centro, coi vertici dell'Asl e il direttore della Fondazione Ospedale Luciano Scalise

Il dottor Fausto Cella, al centro, coi vertici dell'Asl e il direttore della Fondazione Ospedale Luciano Scalise

Nuovo passo nel percorso che vede l’Asl Cn2 impegnata a fare del nuovo ospedale di Verduno ben di più della mera sommatoria dei due dismessi nosocomi cittadini. Presentata questa mattina (mercoledì 26 luglio) presso la direzione generale dell’azienda sanitaria, la novità data in realtà alla fine dello scorso anno, quando nell’organigramma delle strutture ospedaliere attive al "Michele e Pietro Ferrero" è entrata una specialità – la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva – che sinora in provincia era presente solamente al "Santa Croce" di Cuneo e che da poco più di un semestre è ora attiva anche nell’ospedale unico di Alba e Bra.

Ad assumerne la guida uno specialista, il dottor Fausto Cella, che arriva proprio da Cuneo, ultimo approdo di un lungo percorso professionale che lo ha portato a formarsi e lavorare anche all’estero. Classe 1961, originario di Chiavari, il dottor Cella si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Genova, specializzato in Chirurgia Plastica e in Anestesia e Rianimazione, successivamente ha conseguito il diploma universitario biennale di “Anatomia chirurgica dei lembi” presso l’Università degli Studi di Bordeaux e il diploma universitario biennale di “Microchirurgia” presso l’Università degli Studi di Marsiglia.

[Il dottor Fausto Cella col direttore generale Asl Massimo Veglio]


All'attivo oltre 5mila interventi, nei primi anni della sua carriera professionale ha lavorato come chirurgo plastico presso i centri ospedalieri di Nizza e Bordeaux, per poi tornare in Italia e assumere l’incarico di dirigente medico in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Unità Operativa Grandi Ustionati dell’Ospedale "Villa Scassi" di Genova. Nel 2003 il trasferimento come dirigente medico di I livello presso l’Azienda Ospedaliera "Santa Croce e Carle", dove ha lavorato a stretto contatto con la senologia. Una posizione che ha ricoperto sino a pochi mesi fa, quando è arrivato a Verduno dopo essere stato per alcuni anni consulente esclusivo di chirurgia estetica presso il "San Lazzaro" di Alba.

Di particolare importanza la sua presenza nel giovane presidio langarolo, dove da alcuni mesi collabora con le diverse divisioni chirurgiche – generale, ortopedica, ginecologica, ma anche con gli specialisti dermatologi e oculisti –, effettuando trattamenti terapeutico-ricostruttivi e funzionali di malformazioni, patologie oncologiche o legate a traumi, ustioni, malattie cutanee e chirurgia rigenerativa attraverso le cellule staminali.

Di particolare particolare rilievo l’ambito della chirurgia ricostruttiva post traumatica e soprattutto di quella post oncologica, dove un peso preponderante assumono i circa 350 casi l’anno nei quali l’ospedale potrà ora effettuare direttamente in sede interventi di ricostruzione contestuali o conseguenti a mastectomie per neoplasia mammaria. "Una casistica importante – ha confermato il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio nel presentare il nuovo primario –, nell’ambito della quale non saremo più costretti a rinviare le pazienti ad altre sedi, molto spesso a Torino, riuscendo là dove possibile a operare la ricostruzione contestualmente all’intervento di chirurgia oncologica, con indubbi vantaggi per la persona in termini di salute e psicologici".

In attesa di venire riconosciuto anche formalmente dalla Regione Piemonte come centro sede di "breast unit", Verduno figura ora così tra i pochi centri in Piemonte che, sempre in questo ambito, adottano la nuova tecnica della "ricostruzione mammaria pre-pettorale". "La utilizzo da diversi anni e ci crediamo molto – ha confermato il dottor Cella, al fianco del quale opera anche una seconda specialista, la dottoressa Claudia Di Santo –. Stiamo facendo specifici studi in collaborazione con l’Università di Torino, così da sviluppare al meglio quella che rappresenta un indubbio passo in avanti in questo ambito della chirurgia ricostruttiva".

“Il nostro operato – ha detto ancora lo specialista, il cui arrivo è stato salutato anche dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra, presente all'incontro col direttore generale Luciano Scaliseparte dal presupposto che ogni intervento di chirurgia plastica debba essere studiato caso per caso con tempi e modi ben specifici e mirati per ogni paziente. Per noi è fondamentale la multidisciplinarità dell’approccio: i singoli casi vengono discussi con tutti gli specialisti delle aree mediche coinvolte, prima di ricorrere alla chirurgia, e in questo modo possiamo ambire alla miglior valutazione di opportunità e al miglior risultato sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico”.

Ezio Massucco

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