Istituto superiore di agraria, con sede a Grinzane Cavour: per gli studenti ed i professori sabato 25 febbraio è stata una giornata importante che resterà nella storia del paese. Grazie al loro impegno è stata creata la nuova tartufaia ai piedi del vigneto del Castello, dove è già presente l’appezzamento dedicato allo studio delle varietà viticole.
Sono state messe a dimora circa 25 piante specifiche per la nascita futura dei tartufi, e questo campo servirà per lo studio di questo prezioso frutto della terra.
«Abbiamo aderito volentieri all’iniziativa lanciata dal Comune di Grinzane Cavour e dall’associazione dei trifulau - ha affermato Antonella Germini, la preside dell’Istituto Umberto I di Alba, di cui l’agraria fa parte come indirizzo di studio - perché, tra gli intenti della scuola, c’è anche quello di portare avanti questi importanti aspetti legati alla natura ed alla valorizzazione delle colture di Langhe e Roero.
È stata una giornata educativa per i ragazzi e anche per il corpo docenti: nel mettere a dimora queste piante abbiamo capito ancora di più l’importanza che ha l’ecosistema. E poi rendere produttivo per il futuro un pezzo di terreno incolto è sempre importante. Ora iniziamo questa avventura di gestione dell’appezzamento che, in futuro, sarebbe bello diventasse una tartufaia didattica, magari destinata all’addestramento cani o alla dimostrazione della cavatura del tartufo, anche in chiave turistica».
«L’idea di sistemare la striscia di terra incolta presente ai piedi del vigneto del castello di Grinzane Cavour, dove è già presente il vigneto sperimentale – ha dichiarato il sindaco Gianfranco Garau - è nata dalla sensibilità del nostro vice sindaco che, in quanto trifulau, ha coinvolto alcuni amici che fanno parte dell’associazione trifulau, e siamo giunti alla realizzazione di questa tartufaia.
Diciamo che abbiamo tutto in casa, e non potevamo non valorizzare ulteriormente questa zona.
Così abbiamo coinvolto diversi attori che si sono messi a disposizione: il Comune ha preparato il terreno, l’associazione trifulau ha scelto e donato le piante, ed gli studenti le hanno messe a dimora, in una giornata arricchente per tutti. Ai lavori erano presenti anche Emanuele Bolla, assessore al turismo di Alba, e Beppe Marengo, presidente dell’associazione trifulau.
Ora ci vorrà qualche anno prima che la tartufaia sia produttiva ma crediamo che si possa andare verso una strada didattica in chiave turistica, per rendere la zona sempre più interessante, tra vigneto sperimentale e questo nuovo appezzamento che custodirà il tartufo».
In Breve
martedì 28 marzo