Le persone che sono sensibili alle altre persone, lasciano sempre segni indelebili nella memoria di chi resta. Così è in questi giorni per Enzo Demaria, scomparso a quasi 86 anni, personaggio conosciuto ad Alba e sul territorio, per il suo impegno sociale e da sindaco della Capitale delle Langhe, per due mandati, di cui uno durante la tragica alluvione del 1994.
L'uomo ha lasciato il segno anche a Cortemilia dove, un cortemiliese a lui vicino, ha voluto farci avere il suo pensiero su Enzo che possiamo riassumere così.
«A Enzo ci lega una lunga amicizia che è nata ai tempi della lotta all'Acna di Cengio quando da sindaco portò la città di Alba al fianco della Valle Bormida e fu determinante per far cessare il secolare inquinamento del fiume e del nostro territorio.
Emblematica la manifestazione di Alba del 16 marzo 1996 con oltre cento sindaci di Langhe Roero e Monferrato e seimila persone a protestare contro l'Acna e la minaccia dell' inceneritore Re Sol. Le campane del duomo furono fatte suonare a martello da Don Valentino Vaccaneo per la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale. Certe cose non si dimenticano. Gli saremo eternamente grati.
Enzo Demaria è sempre stato un amico e un frequentatore di Cortemilia, dove aveva tanti amici, in primis l'ex sindaco anti Acna Giancarlo Veglio, anche lui ingegnere. Ai tempi dell'Università entrambi erano stati calciatori di buon livello, nell'Albese e nella Cairese.
E poi c'era Bergolo, il suo buen retiro, il paese di pietra di cui è originaria la famiglia di Gabriella, la sua compagna. Un abbraccio a lei e a tutta la famiglia. Ciao Enzo».