I grandi Comuni hanno sicuramente fatto la differenza. Con un distacco di 5.679 voti, Luca Robaldo è il nuovo presidente della Provincia di Cuneo.
Con 43.602 voti ponderati Robaldo ha battuto il candidato Roberto Dalmazzo, primo cittadino di Lagnasco, che ha ottenuto 37.923 voti ponderati. Decisive le grandi città soprattutto Cuneo, con una netta prevalenza a favore di Robaldo e Alba dove Dalmazzo ha vinto nelle Langhe e nel Roero.
Il sindaco di Mondovì, a soli 37 anni, è sicuramente uno dei più giovani amministratore a ricoprire questa carica.
A sostenere Robaldo il gruppo “Patto Civico per la Granda”, con il sindaco di Busca Marco Gallo fra i primi firmatari.
Proprio Gallo era al seggio di Cuneo per assistere alle operazioni di scrutinio, insieme al consigliere provinciale Pietro Danna, al sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, al sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro e al primo cittadino di Venasca Silvano Dovetta. Le prime parole di Gallo: "E' stata una battaglia interessante fino all'ultimo voto. La provincia si è espressa a favore di Robaldo che avrà il compito importante di riunire una Provincia che si è spaccata. Dovrà lavorare in modo unitario. Da domani si comincia a lavorare. Buon lavoro a Luca e a tutto il consiglio provinciale".
A fare i complimenti anche l'ex presidente Federico Borgna: "Un grande in bocca al lupo a Robaldo e i miei complimenti ai due contendenti. Hanno condotto una campagna leale senza colpi bassi, all'insegna del fair play. La parte difficile inizia oggi. Occorre tenere insieme dei territori e delle sensibilità diverse".
Robaldo ha atteso il risultato a Roddi. Oggi alle 18 la proclamazione in sala Giolitti.
Ricordiamo che l'elezione del presidente della Provincia è indiretta. Hanno votato sindaci e consiglieri comunali. A Cuneo si è raggiunto il 74,5% degli aventi diritto al seggio 1 e il 51,63% alla sottosezione 1, mentre alla sottosezione albese 2 ha votato il 61% di tutti gli aventi diritto. Il voto provinciale è calcolato in modo ponderato, cioè consiglieri e sindaci dei grandi Comuni valgono di più di quelli dei piccoli Comuni.