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Attualità | 03 settembre 2022, 14:40

Al Teatro Sociale di Alba il bullismo ed il cyber bullismo si contrastano anche con lo sport

Grande successo per l'incontro inserito nella tre giorni di sport "Alba dei Campioni", torneo organizzato con la Fondazione Vialli e Mauro per raccogliere fondi a favore della ricerca contro la SLA e per parlare di questi fenomeni preoccupanti

Il giornalista sportivo Fabio Caressa, famoso telecronista, con Massimo Mauro e Gianluca Vialli al Teatro Sociale di Alba

Il giornalista sportivo Fabio Caressa, famoso telecronista, con Massimo Mauro e Gianluca Vialli al Teatro Sociale di Alba

Lo sport, in questo caso il calcio, come strumento per prevenire gli atti di bullismo che, ad ogni livello ed età, possono accadere e, in certi casi, avere conseguenze drammatiche.
E incontri come quello organizzato ieri (2 settembre) al teatro sociale di Alba fanno bene, perché diventano il palcoscenico per parlare di questo fenomeno che tra realtà e internet sta creando problemi alle persone più sensibili.
L’associazione non a scopo di lucro “Alba dei Campioni” è l’artefice di questa iniziativa che rientra nel fine settimana calcistico che porta il medesimo titolo: quattro squadre under 18 professionistiche (Milan, Inter, Napoli e PSG) si sono sfidate per beneficenza, grazie al prezioso aiuto della Fondazione “Vialli e Mauro” che è scesa in campo per la raccolta fondi a favore della ricerca contro la SLA.

«Lo sport per Alba è importante anche in chiave benefica -  ha affermato Leo Prunotto, il presidente del sodalizio “Alba dei Campioni”, e questa iniziativa ne è la conferma. I grandi eventi dove i valori dello sport e della vita vengono messi in primo piano, fanno bene a tutti. Ringrazio i relatori e le persone che ci hanno aiutato ad organizzare questa manifestazione che spero possa solo crescere».

Sulla stessa scia Daniele Sobrero, consigliere comunale di Alba con delega allo sport che ha dichiarato: «Dopo aver organizzato pochi mesi fa il triangolare "Regala un Sorriso", ora abbiamo pensato di proporre un nuovo appuntamento dove sport e beneficenza andassero a braccetto. Nell’evento sportivo si aggiunge quello di riflessione sulla tematica del bullismo e del cyber bullismo, per capire meglio questo fenomeno sociale e per combatterlo».

Una battaglia che la Regione Piemonte ha colto da subito: «La Regione Piemonte è stata da subito sensibile a questo argomento - hanno dichiarato il Governatore Alberto Cirio e l’assessore allo sport Ivano Martinetti - e, nel 2018 ha varato una Legge Regionale per contrastarlo. Collaboriamo con un “osservatorio” composto da ragazzi, e cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà per il non rispetto di altri. Non c’è età per essere bulli, parliamo con i giovani e con i genitori, con chi è vittima e carnefice: dobbiamo sradicare questo fenomeno dalla nostra società».

Parole appoggiate dalle dichiarazioni di Carlo Bo, sindaco di Alba, costretto a casa perché positivo al Covid19, ma che ha voluto inviare un saluto in video in cui ha sottolineato quanto sia importante l’integrazione, il dialogo e il rispetto di tutti.
La serata è poi proseguita sotto punto di vista più medico: gli interventi di Elisa Lioce, direttore tecnico di fisioterapia e recupero funzionale al J Medical, e membro della Fondazione Banca d'Alba, quello dell’albese Cristiano Eirale, affermato fisioterapista sportivo ora a capo dello staff del PSG, e le parole di Daniela Cusan, presidente dell’area attività istituzionali della Fondazione CRC, hanno sottolineato come si con una malattia, così si deve fare con il bullismo, per individuarne i sintomi e curare questa malattia sociale. Le medicine sono semplici: le parole giuste, il dialogo, il saper confrontarsi e l’ascoltare.

L’incontro si è concluso con il salotto di chiacchiere composto da Massimo Mauro, Gianluca Vialli ed il giornalista Fabio Caressa che, dopo l’intervento del presidente AIA Alfredo Trantalange, hanno parlato di bullismo, portando esempi anche personali che, tra l’adolescenziale ed il serio, hanno lanciato un messaggio ben chiaro: nella vita essere bulli non fa bene a nessuno, ad ogni livello. Bisogna saper rispettare le persone sensibili e usare le parole giuste: scherzare va bene, ma bisogna farlo in modo corretto.
Il numeroso pubblico in sala, composto da molti giovani sportivi, tra cui le squadre Under 18 protagoniste del torneo, ha imparato sicuramente una lezione, che fa bene a tutti.

Livio Oggero

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