Continua il nostro viaggio nei quartieri di Alba. Entriamo in quello del Centro Storico, una zona dove la complessità della vita urbana ha molte sfaccettature che il comitato di quartiere affronta per migliorare la città.
Il presidente del comitato è Attilio Cammarata, uomo dal lungo corso di “res publica” di cui ci illustra la situazione: «Partiamo dalle fondamenta su cui si devono basare i comitati di quartiere. Siamo un gruppo di persone che vogliono portare la città di Alba a fare un salto di qualità, dagli stimoli delle persone, in un dialogo costante con l’amministrazione comunale per sviluppare un programma chiaro e preciso. Non siamo partiti politici ma comitati per la “politica sociale” che vogliono aiutare le persone a vivere la città, partendo dalle loro esigenze.
Purtroppo il rapporto con il Comune in generale è spesso frammentario, come ho potuto appurare durante la mia lunga esperienza. Sono convinto che se si riuscisse a dialogare in modo costante, si potrebbe fare molto meglio per la crescita di Alba».
Concetto chiaro che si cerca di portare comunque avanti, ed i traguardi nel reale non mancano: «Il nostro contributo per fortuna si vede in diversi aspetti. Ad esempio, per citare qualche importante traguardo: la segnalazione della “Casa della salute”, poi sposata da tutti gli altri comitati di quartiere. E su questo Comune, ASL e Regione Piemonte sono state attente. Il garante della disabilità è stata un’altra nostra proposta, come non ultimi il progetto di rivalutazione di Parco Tanaro, presentato al Comune ed all’Egea, e l’idea dell’operatore di strada per giovani, che speriamo di attivare presto con amministrazione comunale e parrocchie del Centro Storico».
Un tema di cui si discute parecchio è quello della viabilità: «Un punto su cui il dialogo dovrebbe essere più costante è l’annosa questione del “terzo ponte” che, per avere una sua utilità, dovrebbe permettere uno sviluppo stradale da via XXV aprile e corso Cortemilia, ma per ora non c’è un confronto per arrivare ad un progetto chiaro.
Ad esempio si potrebbe intervenire a monte: si parla tanto di creare tre tunnel per collegare in modo più veloce Cortemilia ad Alba. Va bene, ma per alleggerire il traffico in arrivo in corso Cortemilia ed in corso Langhe, forse una variante alla SP429 sarebbe utile, considerando che c’è già in programmazione un tunnel sotto Santa Rosalia per arrivare direttamente in tangenziale, così da tagliare fuori il centro di Alba, con i relativi vantaggi di diminuzione delle vetture in circolazione. Come vede ragioniamo su progetti reali e fattibili che dovrebbero essere considerati».