/ Attualità

Attualità | 25 dicembre 2025, 11:52

VOLTI E RISVOLTI / Facciamo in modo che il Natale possa diventare la Festa della Vita e della Pace

Come fare? Provano a insegnarcelo Madre Teresa di Calcutta, il promotore della Caritas Diocesana di Roma don Luigi Di Liegro e il prete partigiano cuneese e fondatore dell’Associazione Internazionale Volontari Laici (Lvia), don Aldo Benevelli

VOLTI E RISVOLTI / Facciamo in modo che il Natale possa diventare la Festa della Vita e della Pace

Dicembre porta con sé la gioiosa allegria del Natale e delle sue luci che, da alcune settimane, hanno iniziato a colorare le città di suggestive atmosfere. Accompagnate da gesti più cortesi e da montagne di auguri di quanti si incontrano per strada. Comportamenti, però, non sempre così sinceri, perché, anche in periodi di crisi economica, nella società occidentale dominata dall’opulenza, l’avere continua a divorare l’essere, l’immagine e l’apparenza sono obiettivi da conquistare a tutti i costi, l’ingordigia dilaga e l’invidia è strisciante. 

Mentre, in migliaia di altre parti del mondo, la capanna della povertà, dell’ingiustizia, dell’oppressione dell’uomo sull’altro uomo, della mancata libertà e dei diritti negati, continua a riempirsi di nuovi e strazianti drammi. Gesù Bambino piange nel dolore, nella solitudine e nella disperazione quotidiana di milioni di bambine, bambini, donne, uomini, anziani. 

Cosa fare? Prova a insegnarcelo Madre Teresa di Calcutta (1910-1997). “E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri”. 

Ce lo ricorda poi don Luigi Di Liegro (1928-1997), promotore della Caritas Diocesana di Roma e sempre in prima linea per combattere le emergenze sociali: “Una città in cui anche solo un uomo soffre meno è una città migliore”. 

E lo testimonia il prete partigiano cuneese, don Aldo Benevelli (1923-2017), fondatore dell’Associazione Internazionale Volontari Laici (Lvia): movimento che, dal 1966, opera concretamente per favorire la pace e lo sviluppo umano in molti Paesi del mondo lacerati dalle guerre e dalla fame. “L’augurio a tutti, credenti e non credenti, è di rendersi protagonisti, ogni giorno dell’anno, di un gesto di amicizia, di riconoscenza e di gratitudine verso Dio. Di aprire il cuore verso Colui che è nato per farci uomini, donne, umanità libera dal male, dall’ingiustizia, dal sopruso, dalla superbia, dallo spreco. Se ci amassimo gli uni con gli altri, non avremmo un mondo confuso, triste e infelice. E riusciremmo a superare tutte le difficoltà, i muri, i razzismi e le violenze”. 

Facciamo in modo che il Natale possa diventare, davvero, tutti i giorni dell’anno, la Festa della Vita e della Pace. 

Sergio Peirone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium