C’è anche quello candidato dal Comune di Alba – la riqualificazione del muro di confine dell’ex caserma "Govone" – tra i 19 progetti ammessi alla seconda fase del "Bando Distruzione", iniziativa con la quale, ormai da quattro anni, la Fondazione Crc finanzia interventi di "miglioramento di specifici contesti urbani, ambientali e paesaggistici della provincia di Cuneo attraverso azioni di demolizione, mitigazione ed eliminazione delle incoerenze".
Una possibilità della quale diversi centri di Langhe e Roero hanno già usufruito per rimuovere o mascherare brutture che insistevano sui propri abitati (di pochi giorni fa l’inaugurazione dell’opera realizzata dall’artista Hilario Isola a Santa Vittoria d’Alba).
L’Amministrazione della capitale delle Langhe intenderebbe ora percorrere la stessa strada per cofinanziare la rimozione degli oltre cento metri dell’antiestetico muro in calcestruzzo che agli inizi degli anni '80 delimita sul lato di corso Europa l’ex complesso militare – ora città studi nella quale hanno sede i licei Cocito e Gallizio – e la sua sostituzione con una soluzione meno impattante e maggiormente armonizzata a un contesto urbano nel quale si attende peraltro anche l’ultimazione della passerella pedonale che dovrà collegare l’area alla stazione ferroviaria.
"La rimozione di quel manufatto rappresenta una modifica da tempo nelle nostre intenzioni – ci spiegava nei mesi scorsi l’assessore comunale ai Lavori pubblici Massimo Reggio –. L’obiettivo è quello di mettere mano a un altro tassello di una zona, quella della cittadella degli studi, sulla quale stiamo operando un’articolata riqualificazione, in questo caso puntando a rimuovere una costruzione che, soprattutto dal punto di vista estetico, rappresenta un elemento di pesante chiusura e separazione".
Per demolire il muraglione e sostituirlo con un muretto basso sormontato da una cancellata, e superare così l’effetto "carcere" col quale lo stesso da decenni impatta in quell’area, il Comune e Provincia hanno chiesto alla Fondazione Crc il massimo del contributo concesso tramite il bando, 50mila euro, cui si aggiungerebbero 20mila euro di cofinanziamento messi sul piatto dai due enti.
Superata la prima fase della selezione, per essere ammessa al contributo (il stanziamento di quest’anno ammonta a complessivi 500mila euro) l’opera dovrà essere votata dai cittadini tramite le consultazioni che verranno aperte a giorni attraverso il portale https://www.bandodistruzione.it/, oltre che vagliata da un’apposita commissione giudicatrice.
L’ultima edizione del Bando aveva visto espresse quasi 11mila preferenze da parte di oltre 9.500 votanti, arrivando a finanziare un complesso di 12 progetti, su 56 candidati e 20 ammessi alla seconda fase.
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