Alba stanzia un milione di euro per le famiglie colpite dal Covid: la "manovrina" all’esame del Consiglio

Ammonta a poco più di 2,5 milioni di euro (esattamente 2.527.002 euro) il totale della "manovrina" che il Comune di Alba si appresta a varare per dare sostegno a famiglie e imprese colpite dall’emergenza sanitaria.

Annunciata da tempo e finanziata grazie al sostanzioso avanzo di amministrazione relativo all’esercizio 2019 (6,7 milioni di euro, 2 milioni dei quali accantonati per i cosiddetti equilibri di bilancio), giovedì 11 giugno l’operazione verrà portata al vaglio del Consiglio comunale (seduta alle ore 17, in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Alba), chiamato ad approvare la trentina di poste previste da un intervento che, ragionando per ambiti, prevede stanziamenti per 1.041.000 euro a favore delle famiglie, per 1.215.000 euro destinati alle imprese e 271mila euro per interventi sugli edifici scolastici e sanificazioni, mentre fuori da questo conteggio sono stati previsti 763.330 euro per investimenti.

Venerdì la relativa variazione di bilancio è stata anticipata ai membri della Commissione Finanze (presidente Claudio Tibaldi), illustrata ai commissari dall’assessore al Bilancio Bruno Ferrero con una disanima iniziata dalle misure destinate alle famiglie.

Un capitolo che si apre col contributo da 100mila euro erogato dal Gruppo Egea per il sostegno al pagamento di bollette e affitti in favore di famiglie in difficoltà per l’emergenza Coronavirus. "A filtrare e gestire questi fondi – ha spiegato Ferrero – sarà il Consorzio socio assistenziale, che ben conosce la situazione del disagio in città e ha gli strumenti più adeguati per muoversi in questo ambito".

I maggiori costi per l’organizzazione di Estate Ragazzi ed Estate Bimbi saranno sostenuti con un’erogazione di 210mila euro, mentre ammonta a 521mila euro il fondo col quale il Comune intende beneficiare le famiglie con figli minori di 16 anni. Aiuti, questi ultimi, che non arriveranno in modo indistinto (settimane addietro si parlò di 100 euro per ogni figlio, a prescindere dalle oggettive condizioni di reddito del nucleo familiare), ma "con criteri che terranno ovviamente conto del numero dei figli, ma che al contempo prevederanno precisi paletti reddituali, sul modello degli scaglioni Irpef", ha chiarito l’assessore Ferrero in risposta al consigliere Fabio Tripaldi, che aveva manifestato le proprie perplessità sull’ipotesi di una misura a pioggia.

Ammonta invece a 50mila euro il contributo che il Comune intende destinare al personale del settore sanità, anche se al momento non è chiaro se tale premio destinato a quanti hanno operato in prima fila nella lotta al Covid verrà erogato ai soli residenti o meno.

Ultimo intervento di questo importante capitolo è quello col quale il Comune ripeterà, questa volta con 160mila euro di fondi propri, l’erogazione dei "buoni spesa" erogati dallo Stato nello scorso aprile a favore delle famiglie in difficoltà.