L'imprenditrice cuneese Cristina Monte “nasce” dal contesto gastronomico abbandonato per seguire il suo sogno di dare spazio al suo estro artistico ed approdare finalmente nell'alta moda. La sua esperienza in Confapi Cuneo inizia indirettamente con l'azienda del padre (Nord Salse di Piasco) ma vi si affaccia diventandone membro attivo solamente con la sua società dal 2019, emergendo per il suo spirito imprenditoriale, per la precisione organizzativa e l'amore per il dettaglio.
Lo scorso 22 novembre viene eletta presidente di Confapi Donne, segnando così l'inizio del suo mandato triennale. Succede a Isabella Bodino, che resta nel gruppo Donne come vicepresidente.
“Questa per me – commenta Monte - è una bella scommessa, non vedo l'ora di conoscere e scambiare idee con le altre presidenti di zona a livello nazionale per il futuro.
Credo che sia importante essere quello che si fa e prima o poi si riesce a diventarlo con la determinazione”.
L'abbigliamento per lei è una vera passione, si afferma come stilista e artigiana di Samarcanda Luxury che prende il nome dalla Via della Seta, distinguendosi per il solo utilizzo di tessuti naturali, non sintetici. La sua azienda vede la luce nel 2016 quando lascia definitivamente quella di famiglia, per costruire la propria strada e soddisfare le proprie ambizioni personali. “Mi sto creando un storytelling – spiega Monte - . Il mio lavoro è legato al viaggio come ogni collezione è legata al paese d'origine di ogni tessuto. Amo molto l'artigianato perché valorizza l'arte femminile del saper fare, soprattutto nel mondo tessile dove questo si può esprimere al meglio".
Questa sua politica aziendale, di tessuti esportati dall'estero e cuciti da donne italiane che confezionano in Italia e sono retribuite equamente, influenzerà anche il suo approccio alla guida di Confapi Donne.
“Ho a cuore il fattore sostenibilità – afferma -, che sosterrò anche come presidente di Confapi Cuneo. Nell'indirizzo di impegno, infatti, non manca la valorizzazione della certificazione alla parità di genere,ma per me Confapi Donne non è un gruppo separato. È una parte della stessa famiglia. Gli uomini sono alleati, non spettatori. Il territorio cresce solo se si lavora insieme. Nel mio lavoro disegno abiti, curo materiali, dettagli, relazioni. La moda, quella vera, è organizzazione, precisione e concretezza porterò questo: spirito pratico, attenzione alla qualità e valore per le persone”.
Il gruppo Donne di Confapi riunisce imprenditrice e dirigenti d'azienda da tutti i settori produttivi, dall'automotive al tessile, alla plastica. Contesti dove la figura femminile si dimostra sempre più strategica e vincente, ancor più se in ruoli apicali. Ascolto, pragmatismo e innovazione sono i motori intorno ai quali Cristina Monte costruirà la sua azione alla guida delle quote rosa dell'associazione.
"Ho accettato la presidenza – spiega - perché penso Confapi Donne possa diventare il luogo per creare qualcosa di reale, per dare supporto a tutte le imprenditrice e soprattutto a chi sta iniziando. Niente grandi parole ma piccoli passi concreti che facciano la differenza. Ho intenzione di ascoltare e rispondere ai bisogni che emergono".
Un modello di leadership che definisce “semplice, diretto e pratico” perché “lavoro in modo chiaro, senza complicare le cose. Prometto solo quello che so di poter realizzare. Preferisco fare poco, ma farlo bene”.
Tra i primi progetti su cui puntare indica inoltre la formazione breve e utile, ma anche incontri di rete e collaborazione con il territorio. Per il 2026 inizierà ad ascoltare per capire cosa manca e poi costruire progetti che rispondano a quei bisogni. “La mia priorità è creare iniziative semplici, ma che si possono realizzare subito” ci tiene a precisare. Il primo passo concreto partirà proprio dall'avviare un calendario di “incontri brevi e utili, e un sistema di mentoring tra imprenditrici esperte e nuove con un incontro di networking al mese, collaborazioni con istituzioni del territorio, corsi di due ore su leadership, comunicazione e immagine professionale”.
In conclusione secondo Monte l'associazione femminile potrà fare la differenza “creando una rete vera, dove ci si aiuta, ci si ascolta e si costruiscono opportunità. Quando le imprese guidate da donne stanno bene, cresce tutto il territorio. Confapi Donne può essere un motore silenzioso, ma concreto”.




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