La carenza dei medici di medicina generale è ormai da anni una condizione endemica che non risparmia il Cuneese.
Secondo il documento pubblicato a marzo nei quattro distretti dell'Asl Cn1 mancherebbero 58 medici e 31 nei due della Cn2 di Alba e Langhe (17) e Bra e Roero (14).
In particolare il distretto Nord-Ovest (area che include Saluzzo, Busca, Dronero, e i comuni limitrofi nelle valli) è in carenza di 15 medici, con priorità relativa a Bagnolo, a Sanfront, a Barge, a Moretta, a Lagnasco, a Saluzzo.
Nel distretto Nord-Est che comprende Fossano, Savigliano e altri comuni della zona ne mancano 14, con una priorità relativa a Murello.
Nel distretto Sud-Ovest (area di Cuneo e le valli Gesso, Stura, Grana, Maira, con Comuni come Borgo San Dalmazzo, Busca, Caraglio) sono 13 a mancare con una priorità relativa su Vernante.
Sono 16 le figure mancanti nel distretto Sud-Est che copre il Monregalese e il Cebano, includendo Mondovì, Ceva, Dogliani e i paesi circostanti, dove Roburent, Lesegno, Monesiglio, Dogliani, Ceva, Mondovì vengono segnalati con una priorità relativa per ciascuno.
A rassicurare circa il fatto che nessun cuneese è rimasto senza la dovuta assistenza medica primaria è il segretario provinciale Fimmg Lorenzo Marino.
“Nel 2025 – spiega Marino - la pubblicazione delle carenze è avvenuta in ritardo. Solitamente avviene a marzo, ma quest'anno è avvenuta il 6 ottobre scorso. Prima di aver la graduatoria delle assegnazioni con i nuovi medici sarà quindi il 2026 avanzato e questo ha comportato difficoltà sia sulla continuità assistenziale sia sulla medicina generale (assistenza primaria)”.
Le domande dei candidati dovevano pervenire tra il 10 e il 29 ottobre, con una ricaduta sulle assegnazioni che a loro volta non troveranno immediata soluzione slittando al nuovo anno.
Il procedimento di assegnazione degli incarichi, in ragione della sua complessità si concluderà entro 180 giorni dalla loro pubblicazione.
“I turni della guardia medica – puntualizza Marino - soprattutto nei festivi saranno in affanno per mancanza di disponibilità e spesso si tratta di medici specializzandi che non possono garantire tutto il fabbisogno.
Anche il periodo dopo le feste è tipicamente intenso, inoltre i pazienti preferiscono rivolgersi al proprio medico. Ed è esattamente per questo aspetto che continuiamo a supportare il progetto di collegamento di tutti i medici compresi quelli a quota oraria per interagire di più con quelli di medicina generale per conoscere i pazienti e poter così coprire le assenze nei festivi.
Stiamo avviando questo nuovo sistema – aggiunge Marino -, tra i medici di assistenza primaria a ciclo di scelte (il paziente che sceglie il medico), per poi ampliarlo anche alle guardie mediche che sono a quota oraria. Speriamo, infine, – conclude - l'aggregazione funzionale territoriale entri a regime nel 2026”.
Allo stato attuale anche i medici di famiglia del Cuneese sono in sovraccarico, basti pensare che il numero minimo di pazienti per ciascuno è di 1200, ma per effetto delle migrazioni e degli assorbimenti si è arrivati in qualche caso anche a 1800. Questo ha garantito l'assistenza sanitaria sul territorio, aspetto che ribadisce il segretario provinciale Fimmg: “Quasi nessuno è rimasto senza medico in quanto assorbiti dai colleghi”.














