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Attualità | 16 dicembre 2025, 06:01

Medici di base tra carenze, feste e picco influenzale, il segretario Fimmg: “Quasi nessuno è rimasto senza assistenza”

Sotto organico tra le due Asl riconducibile a 89 figure. Pazienti riassorbiti dai colleghi sullo stesso territorio, generando però un forte sovraccarico

Immagine di repertorio

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La carenza dei medici di medicina generale è ormai da anni una condizione endemica che non risparmia il Cuneese. 

Secondo il documento pubblicato a marzo nei quattro distretti dell'Asl Cn1 mancherebbero 58 medici e 31 nei due della Cn2 di Alba e Langhe (17) e Bra e Roero (14).

In particolare il distretto Nord-Ovest (area che include Saluzzo, Busca, Dronero, e i comuni limitrofi nelle valli) è in carenza di 15 medici, con priorità relativa a Bagnolo, a Sanfront, a Barge, a Moretta, a Lagnasco, a Saluzzo.

Nel distretto Nord-Est che comprende Fossano, Savigliano e altri comuni della zona ne mancano 14, con una priorità relativa a Murello.

Nel distretto Sud-Ovest (area di Cuneo e le valli Gesso, Stura, Grana, Maira, con Comuni come Borgo San Dalmazzo, Busca, Caraglio) sono 13 a mancare con una priorità relativa su Vernante.

Sono 16 le figure mancanti nel distretto Sud-Est che copre il Monregalese e il Cebano, includendo Mondovì, Ceva, Dogliani e i paesi circostanti, dove Roburent, Lesegno, Monesiglio, Dogliani, Ceva, Mondovì vengono segnalati con una priorità relativa per ciascuno.

A rassicurare circa il fatto che nessun cuneese è rimasto senza la dovuta assistenza medica primaria è il segretario provinciale Fimmg Lorenzo Marino. 

Nel 2025 – spiega Marino - la pubblicazione delle carenze è avvenuta in ritardo. Solitamente avviene a marzo, ma quest'anno è avvenuta il 6 ottobre scorso. Prima di aver la graduatoria delle assegnazioni con i nuovi medici sarà quindi il 2026 avanzato e questo ha comportato difficoltà sia sulla continuità assistenziale sia sulla medicina generale (assistenza primaria)”.

Le domande dei candidati dovevano pervenire tra il 10 e il 29 ottobre, con una ricaduta sulle assegnazioni che a loro volta non troveranno immediata soluzione slittando al nuovo anno.

Il procedimento di assegnazione degli incarichi, in ragione della sua complessità si concluderà entro 180 giorni dalla loro pubblicazione. 

I turni della guardia medica – puntualizza Marino - soprattutto nei festivi saranno in affanno per mancanza di disponibilità e spesso si tratta di medici specializzandi che non possono garantire tutto il fabbisogno. 
Anche il periodo dopo le feste è tipicamente intenso, inoltre i pazienti preferiscono rivolgersi al proprio medico. Ed è esattamente per questo aspetto che continuiamo a supportare il progetto di collegamento di tutti i medici compresi quelli a quota oraria per interagire di più con quelli di medicina generale per conoscere i pazienti e poter così coprire le assenze nei festivi.

Stiamo avviando questo nuovo sistema – aggiunge Marino -, tra i medici di assistenza primaria a ciclo di scelte (il paziente che sceglie il medico), per poi ampliarlo anche alle guardie mediche che sono a quota oraria. Speriamo, infine, – conclude - l'aggregazione funzionale territoriale entri a regime nel 2026”.

Allo stato attuale anche i medici di famiglia del Cuneese sono in sovraccarico, basti pensare che il numero minimo di pazienti per ciascuno è di 1200, ma per effetto delle migrazioni e degli assorbimenti si è arrivati in qualche caso anche a 1800. Questo ha garantito l'assistenza sanitaria sul territorio, aspetto che ribadisce il segretario provinciale Fimmg: “Quasi nessuno è rimasto senza medico in quanto assorbiti dai colleghi”.

Sara Aschero

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